Per gli utenti europei di internet, i contenuti a cui è possibile accedere o condividere in rete cambierebbero drasticamente se la Commissione JURI del Parlamento Europeo non modificasse la sua proposta di direttiva sul diritto d'autore.
La legge obbligherebbe servizi come YouTube, Facebook, Vimeo e Twitter a monitorare l'attività degli utenti e a filtrare i contenuti caricati per impedire violazioni del copyright. Ma questa misura sarebbe sproporzionata e metterebbe a rischio la libertà di parola in molti modi.
Ecco in che modo il tuo utilizzo di internet presto potrebbe essere compromesso da una legge mal concepita:
- Limitazione dei diritti digitali: registri un video al matrimonio dei tuoi amici, ma in sottofondo c'è una musica protetta da copyright. In seguito, quando provi a caricare il video su YouTube, un bot bloccherà il caricamento perché ritiene che tu voglia caricare musica protetta da diritto d'autore.
- Minaccia alla nostra democrazia: Se qualcuno vuole condividere un video su una protesta politica in corso e questa protesta per caso include del materiale protetto da diritto d'autore, come musica o video in sottofondo, quel contenuto sarà bloccato.
- A rischio i programmi di condivisione di code, come Github: le piattaforme open source di codifica e scambio sarebbero obbligate ad intervenire preventivamente per impedire che materiale protetto da copyright venga scambiato senza apposita licenza. In una prospettiva più ampia, questo inciderebbe non poco sull'innovazione e la competizione europea nel campo dell'open source.
- A rischio i servizi crittografati: le applicazioni open source che contribuiscono a promuovere i diritti umani, come la protezione dei dati, la libertà di espressione e il diritto di accesso all'informazione, sarebbero danneggiati perché gli sviluppatori di software non sarebbero più in grado di condividere tra loro i codici.
- Indebolimento della protezione dei whistleblowers: le informazioni condivise dai whistleblowers su siti sicuri sarebbero monitorate e potrebbero essere addirittura bloccate. Allo stesso modo, l'accesso ai database sarebbe più complicato, il che complicherebbe il lavoro dei giornalisti investigativi, soprattutto di quelli che si occupano di data journalism.
Liberties chiede ai parlamentari europei di prestare attenzione alle possibili violazioni di diritti fondamentali se l'Articolo 13 della proposta di Direttiva sul copyright nel mercato unico digitale venisse approvato, sia nella sua versione originale che nella sua ultima controversa versione.