Il 27 febbraio 2014 la Corte di giustizia europea ha preso in esame il sistema Ceco di riscossione delle royalties per il diritto d'autore. Il ricorrente era una società di riscossione dei diritti d’autore, OSA , che detiene il diritto esclusivo nella Repubblica Ceca per la raccolta dei compensi per conto degli autori per l'utilizzo delle loro opere musicali. La società Léčebné lázně Marianske Lazne, che gestisce un centro benessere, aveva installato radio e televisori nelle camere da letto di tale stabilimento, al fine di mettere a disposizione dei suoi ospiti brani musicali gestiti da OSA. Tuttavia il centro benessere non ha alla fine stipulato un accordo con OSA, e si è rifiutato di pagare i relativi compensi sulla base del fatto che, ai sensi della legislazione Ceca, le strutture sanitarie possono liberamente trasmettere opere protette. OSA, ritenendo che la normativa nazionale sia contraria alla direttiva UE sul Copyright (Direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione), ha proposto un ricorso dinanzi ai giudici cechi contro il centro benessere.
Il Tribunale regionale di Plzeň, nel corso del procedimento nazionale, ha sottoposto alla Corte di giustizia europea una domanda di pronuncia pregiudiziale. La Corte ceca ha chiesto se la legislazione nazionale in base al quale le strutture sanitarie sono esenti dal pagamento dei diritti d'autore fosse conforme alla direttiva, tenuto conto del fatto che la direttiva non prevede una deroga del genere. Il tribunale Ceco ha anche chiesto se il monopolio di OSA sulla riscossione dei diritti d’autore in Repubblica Ceca fosse compatibile con la libertà di fornire servizi e con il diritto della concorrenza .
La sentenza della Corte ha risposto alla prima questione dichiarando che la diffusione di musica coperta dal diritto d'autore nelle camere da letto degli ospiti del centro benessere rappresenta una diffusione pubblica di tali opere. Tale diffusione deve essere autorizzata dagli autori, che devono ricevere una remunerazione per ogni trasmissione. La Corte ha ribadito che la direttiva non esenta strutture sanitarie o centri benessere dal pagamento dei diritti d’autore quando trasmette opere protette ai suoi ospiti. Di conseguenza, l'esenzione prevista dalla legislazione ceca non è conforme alla direttiva.
Quanto alla seconda questione, la Corte ha rilevato che il monopolio territoriale concesso ad OSA costituisce una restrizione alla libertà di fornitura dei servizi, in quanto non consente agli utenti di opere protette di scegliere i servizi di una società di riscossione basata in un altro Stato membro. Tuttavia, la Corte ha rilevato che la restrizione in questione è giustificata , dal momento che tale sistema consente una gestione efficace dei diritti di proprietà intellettuale. La Corte ha dunque concluso che il monopolio concesso dalla legislazione Ceca ad OSA è compatibile con la libertà di fornitura di servizi.
In conclusione, la Corte ha sottolineato come i diritti riscossi dalla società nazionale di gestione collettiva del copyright non dovrebbero essere superiori a quelli praticati in altri stati membri, o eccessivo rispetto al valore economico dei servizi prestati. Prezzi eccessivi possono segnalare l'abuso di posizione dominante. I giudici della Corte hanno lasciato al giudice Ceco il compito di decidere se una tale situazione esiste nel caso di specie.
Mentre gli Stati Uniti stano elaborando riforme della legge sul copyright per adattarla alle nuove realtà (Internet) e per limitare il monopolio delle società di gestione collettiva dei diritti, l'UE sembra preferire un sistema obsoleto.
Dominika Bychawska - Siniarska , avvocato presso la Fondazione di Helsinki per i diritti umani
Fonte: sentenza nella causa C-351/12 Ochranný svaz autorský pro práva k dílům hudebním o.s. (OSA ) contro Léčebné Lázně Marianske Lazne a.s.