La situazione va avanti da cinque mesi. Un significativo numero di agenti della polizia di contea sono schierati nel villaggio, gravando sul budget statale senza una reale motivazione, se non quella di un potenziale pericolo posto dagli abitanti nei confronti del sito della compagnia americana Chevron.
APADOR-CH ha diffuso un report a inizio dicembre, a seguito di una visita a Pungesti. In esso si afferma che le misure di sicurezza sono sproporzionate e violano vari diritti fondamentali e libertà degli abitanti del villaggio.
A marzo 2014, quattro mesi dopo l'istituzione della specifica area di pubblica sicurezza, anche l'Avvocato del Popolo (l'Ombudsman rumeno) ha dichiarato che le misure di sicurezza contro i cittadini sono sproporzionate. Egli ha aggiunto che tali misure non sono state spiegate alle autorità locali e ai cittadini. Ha quindi chiesto al Ministro dell'Interno di approfondire la situazione.
Soltanto ora il Ministero dell'Interno ha iniziato a pensare di rettificare l'Ordine Ministeriale che autorizzava l'istituzione di un assedio abusivo di Pungesti. Tuttavia, finché tale norma non sarà effettivamente modificata, la gente di Pungesti continuerà a vivere in un assedio inutile e abusivo, soltanto perché si oppone alle esplorazioni per i giacimenti di gas sulle sue terre.