Giornalisti internazionali e attivisti per i diritti umani hanno avviato una causa contro il Federal Intelligence Service Act presso la più alta corte costituzionale della Germania. Un'alleanza di associazioni di giornalisti e gruppi della società civile sostiene il loro caso. Gesellschaft für Freiheitsrechte, membro di Liberties, fa parte della coalizione e coordina la procedura di ricorso costituzionale.
Diversi gradi di protezione
La legge, in vigore da gennaio 2017, consente al servizio di intelligence federale tedesco (BND) di spiare giornalisti stranieri e qualsiasi cittadino non tedesco che utilizzi le telecomunicazioni. Questa forma di sorveglianza di massa distrugge la fiducia tra i giornalisti e le loro fonti. A causa di questa minaccia al loro lavoro, i giornalisti investigativi hanno deciso di difendersi chiedendo di valutare la costituzionalità della legge.
Tra i ricorrenti figurano il vincitore del Premio Nobel Alternativo di quest'anno, Khadija Ismayilova dell'Azerbaigian, e il giornalista investigativo messicano Raul Omos, che è stato membro del team internazionale di giornalisti che hanno valutato i Paradise Papers.
Come cittadini non UE, le loro comunicazioni possono essere intercettate senza restrizioni secondo la legge BND, a condizione che l'intercettazione protegga la "capacità di agire in Germania". I cittadini tedeschi, tuttavia, sono esentati e il Servizio di intelligence federale non è autorizzato a intercettare le loro comunicazioni, mentre ci sono alcune restrizioni riguardanti le comunicazioni dei cittadini di altri paesi dell'UE. La legge quindi crea diversi gradi di protezione a seconda della nazionalità di una persona.
Leggi il documento #MeAndMyrights di Liberties su come la sorveglianza di massa uccide la libertà di parola e la democrazia.
Il livello di sorveglianza di massa è ulteriormente ampliato dall'autorità concessa al BND di condividere le informazioni con altri servizi di intelligence.
#NoTrustNoNews
Il dott. Ulf Buermeyer, presidente della Gesellschaft für Freiheitsrechte, ritiene che la pratica della condivisione delle informazioni tra i servizi di intelligence sia particolarmente pericolosa. "La nuova legge porta a una situazione in cui il servizio di intelligence tedesco non sarà più in grado di controllare le informazioni raccolte attraverso la sorveglianza di massa digitale", ha detto in una conferenza stampa a Berlino il 30 gennaio 2018. "Oltre a ciò, la legge mette seriamente in pericolo la vita dei giornalisti. È una grande limitazione della libertà di stampa. Speriamo con fervore che la Corte costituzionale della Germania fornisca un giudizio rivoluzionario che metta fine alla sorveglianza illimitata da parte del servizio di intelligence tedesco.
A sostegno del loro appello costituzionale, l'alleanza ha lanciato la campagna #NoTrustNoNews.
Il ricorso alla Corte costituzionale è stato presentato a metà dicembre 2017. Da allora, i ricorrenti hanno ricevuto la notifica che la causa sarà esaminata dalla Corte costituzionale di Karlsruhe. La data della sentenza finale è difficile da prevedere, ma potrebbero essere necessari due o più anni prima del verdetto.