In Svezia, l’amministratore di un sito web ha pubblicato sulla sua pagina collegamenti ipertestuali ad articoli già disponibili pubblicamente. Gli autori dei testi in questione hanno affermato che questo violava i loro diritti di proprietà intellettuale, non avendo dato il permesso per questo uso specifico del proprio lavoro.
In questa situazione, un tribunale svedese ha posto alla Corte di giustizia dell'Unione europea la questione se pubblicate un link ad un contenuto costituisse un "atto di comunicazione al pubblico", e quindi se ci fosse stata una violazione della legge sul copyright.
Nella sentenza Svensson et al., la Corte di giustizia dell'Unione europea ha convenuto che condividere un link con un numero imprecisato, ma verosimilmente ampio, di utenti costituisse un "atto di comunicazione al pubblico". Ed in generale che chi effettua un tale atto deve avere il consenso dell'autore.
Allo stesso tempo, la Corte ha sottolineato che il consenso dell'autore è necessario per rendere disponibile il lavoro ad un nuovo pubblico, ovvero ad un pubblico che non era stato preso in considerazione nella pubblicazione iniziale. Nel caso del sito citato in giudizio per la presunta violazione del diritto d’autore, il pubblico raggiunto era lo stesso di quello che accedeva alle pagine in cui i giornalisti avevano originariamente pubblicato i loro contenuti.
Pertanto la Corte ha dichiarato che non vi fosse alcuna violazione del copyright. La persona che gestisce il sito può pubblicare link e reindirizzare i propri utenti verso opere liberamente disponibili su di un altro sito.
La Corte ha distinto questa situazione da quella in cui si condividono contenuti originariamente destinati solo ad un gruppo limitato di utenti. Secondo la ratio della decisione, se i nuovi utenti non erano parte del pubblico originario, fornire accesso a questo tipo di contenuti costituirebbe una violazione del copyright.
Causa: C-466/12 Svensson e altri contro Retriever Sverige AB.