L'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, nel recente report Il diritto alla privacy nell'era digitale ha riconosciuto che la raccolta di una mole di dati privati e la sorveglianza di massa sono contrarie alla legge internazionale. "Le comunicazioni digitali sono esposte alla sorveglianza elettronica e all'intercettazione - ed è evidente che le nuove tecnologie si stanno sviluppando segretamente per sviluppare tali pratiche, con una spaventosa efficienza", ha affermato Navy Pillay durante una conferenza stampa in cui ha annunciato la pubblicazione del report.