Il 17 luglio 2018 FNV ha annunciato di aderire all'iniziativa che il Public Interest Litigatin Project (PILP) del Comitato Olandese di Giuristi per i Diritti Umani, in collaborazione con una coalizione di organizzazioni della società civile, porta avanti contro il sistema governativo di risk profiling, denominato SyRI.
La competenza sul SyRI è del ministro degli affari sociali e dell'occupazione e la finalità è prevenire frodi in tema di sicurezza sociale, lavoro e tasse.
A tale scopo, una gran mole di dati personali provenienti da vari database governativi vengono tra loro collegati e analizzati.
Questo consente il risk profiling di centinaia di migliaia di cittadini e, in alcuni casi, di sbandierare un aumento dei rischi di comportamenti illegali o di violazioni delle leggi sul lavoro.
Tutto questo avviene senza alcuna trasparenza in merito ai dati usati, a quali analisi vengono realizzate e a cosa renda il cittadino in questione ua rischio.
Una faccenda ambigua e preoccupante
Per la vice-presidente di FNV, Kitty Jong, il SyRI continua a funzionare in maniera poco trasparente.
“Il SyRI è autorizzato a mettere in collegamento tra loro tutti i tipi di database governativi, utilizza i dati personali che i cittadini hanno fornito per gli scopi più differenti e questo avviene dal 2008.” ha dichiarato la Jong. “Ma il modo in cui funziona il sistema e chi è sottoposto a profiling resta un segreto, il che rende questa faccenda ambigua e preoccupante e determina la violazione della privacy dei cittadini. Sia il Consiglio di Stato che l'Autorità Olandese per la Protezione dei Dati hanno espresso le loro critiche sul SyRI, ma il governo le ha ignorate.”
Il potenziamento di controllo attraverso un meccanismo così ambiguo incrina la fiducia dei cittadini nel governo e ha effetti avversi sulla disponibilità a fornire informazioni al governo stesso.
Pertanto, il SyRI rappresenta una grande una minaccia allo stato di diritto.
“Lo stato non è mai riuscito a dimostrare la necessità di sviluppare il SyRI”, aggiunge la Jong. “I cittadini non sono informati di come i dati vengono processati e quindi non possono presentare ricorsi”.
Il risultato è la sfiducia
Quello che manca inoltre è un controllo indipendente. Le ricerche dimostrano che molti dei progetti del SyRI realizzati finora hanno avuto ad oggetto i beneficiari di sussidi.
Nel 2013, ad esempio, i dati di 119,000 richiedenti di benefici sono stati inseriti nel progetto SyRI.
“FNV da tempo è preoccupata per come vengono trattati i dati delle persone coinvolte”, ha dichiarato la Jong. “Sistematicamente veniamo a conoscenza di persone che presentano richiesta di benefici e vengono trattate come criminali. Interi distretti vengono sottoposti a controllo. Il governo ha un potere illimitato di raccogliere e archiviare tutti i dati disponibili su un cittadino, senza che vi sia alcun motivo per farlo. Il risultato, inevitabile, è la sfiducia dei cittadini”.