L'Investigatory Powers Tribunal ha stabilito che i servizi segreti britannici hanno violato le leggi sulla privacy raccogliendo una gran mole di dati senza un adeguato controllo. L'organizzazione Privacy International ha presentato un ricorso contro le pratiche di raccolta dati di GCHQ, MI5 e MI6 e il Tribunale ha riconosciuto che le azioni dei servizi hanno violato la Convenzione Europea sui Diritti Umani. Privacy International ha definito la sentenza "molto significativa."