In Austria, Germania, Ungheria e Paesi Bassi sono scoppiate le proteste contro le chiusure anti-covid. Alcune sono motivate politicamente, altre dall'estremismo.
Mentre i governi sviluppano giustamente strategie di vaccinazione per proteggere i loro cittadini dal COVID-19, si è acceso un dibattito sull'impatto del vaccino nei confronti delle nostre libertà, compresa la libera circolazione all’interno dell’UE.
Il passaporto vaccinale è un argomento caldo ora a Bruxelles. Se l’UE e i governi aggiungono la libertà di movimento alla lista delle libertà, disponibili solo a coloro che sono vaccinati, esarcerberanno le differenze sociali all’interno dei paesi.
Il modo in cui viene somministrato il vaccino rischia di rafforzare le disuguaglianze sociali già esistenti.
I paesi europei sono impegnati a lanciare le loro campagne di vaccinazione. Alcuni sostengono che chi si è vaccinato dovrebbe godere di diritti speciali - viaggiare, fare shopping o cenare fuori.
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Liberties e AccessNow hanno inviato oggi una lettera alla Commissione europea chiedendo informazioni sul sistema di interoperabilità per le applicazioni di tracciamento dei contatti COVID-19 istituito dalla Commissione.
Perché le posizioni anti-mascherina si adattano così bene agli elettori e ai leader autoritari?
La ONG italiana CILD è stata informata che un uomo proveniente dal Gambia con regolare permesso di soggiorno e positivo al Covid è stato trasferito, senza preavviso, alla nave quarantena. Sono arrivate, poco dopo, altre simili segnalazioni.
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán vuole bloccare il Piano di ripresa da 750 miliardi di euro per tutti gli europei se i fondi sono legati al rispetto dei valori democratici e dei diritti umani.
Abbiamo dato loro i nostri dati, ora vogliamo i loro.
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