Il 30 settembre il Tribunale Civile di Zagabria ha pronunciato una sentenza nella quale riconosce che i controlli illegali hanno determinato una violazione dei diritti personali e accoglie la richiesta di risarcimento presentata.
L'attivista Sandra Benčić ha ottenuto un risarcimento di 20,000 kuna (2,700 euro).
I servizi di intelligence (SOA) hanno effettuato dei controlli illegali su Sandra Benčić del Centre for Peace Studies (CMS) dal 17 novembre 2006 al 2 gennaio 2007, dopo la sua candidatura per il Consiglio Governativo per lo Sviluppo della Società Civile.
Controlli illegali
La sentenza di settembre conferma la decisione della Corte Costituzionale, che nel maggio 2014 aveva stabilito che i controlli di sicurezza erano stati realizzati in maniera illegale e senza controllo giurisdizionale, ma che non era possibile individuare chi li aveva realizzati e che tipo di dati erano stati raccolti. Il presidente del SOA all'epoca era Tomislav Karamarko.
Il CMS ha sottolineato che in questo caso, come in casi analoghi, non sarebbe stato possibile stabilire se il SOA stava realizzando una sorveglianza illegale dei cittadini, né avviare un'azione legale, senza il Consiglio per il Controllo Civile sulla Sicurezza e i Servizi di Intelligence.
Quindi, il CMS sottolinea anche l'importanza di prevedere un controllo civile efficace sui servizi di sicurezza con l'obiettivo di individuare dei meccanismi indipendenti ulteriori per la tutela dei cittadini.
Il controllo sui cittadini
Il parere del Consiglio per il Controllo Civile sul caso di Sandra Benčić è stato essenziale per stabilire se ci fosse stata una violazione di diritti umani. E' molto deludente che il controllo civile non sia ancora stato istituito legalmente dal Parlamento Croato e che le agenzie operino senza un efficace controllo civile, specialmente ora che – con la scusa di proteggere contro il terrorismo – le autorità possono violare tanto facilmente i confini della sicurezza.
I cittadini dovrebbero avere un controllo sistematico e indipendente sui servizi di sicurezza per impedire che questi sorveglino i cittadini in maniera illegale.