Mentre il Senato Italiano discute il disegno di legge sulle unioni civili, alcune grandi aziende hanno deciso di intervenire in sostegno al riconoscimento della parità di diritti per tutti. Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di pubblicità sociale ben fatta e per una giusta causa.
Mobilitazioni
Nel momento in cui il disegno di legge sulle unioni civili finalmente è arrivato in Senato, il dibattito sui diritti LGBT nel paese si fa sempre più acceso. Nei giorni che hanno preceduto l'apertura della discussione parlamentare sulla storica legge – l'Italia è il solo paese dell'Europa Occidentale a non riconoscere le unioni civili e il matrimonio omosessuale – la società civile ha fatto sentire la sua voce per chiedere la parità di diritti per tutte le famiglie.
Il 23 gennaio centinaia di migliaia di persone, forse addirittura un milione, sono scese in piazza per gridare, “Svegliati Italia, è il momento di essere civile!” Si sono tenute manifestazioni nelle piazze di circa 100 città italiane, in quella che è stata definita “la più grande manifestazione LGBT che abbia mai avuto luogo in Italia.”
Nonostante l'enorme ondata di sostegno popolare per i diritti delle coppie omosessuali, ci sono ancora molte voci conservatrici che esprimono con forza il loro dissenso: una settimana dopo il grande successo di #WakeUpItaly, si è tenuto a Roma il “Family Day” - di fatto, un dissimulato “raduno anti-gay”.
Circa 200,000 persone si sono riunite al Circo Massimo per protestare contro il disegno di legge sulle unioni civili, sostenendo che dovrebbe essere consentito un solo tipo di famiglia – vale a dire, quella “tradizionale”.
Grandi marchi, vero amore
E' in tale contesto che alcune grandi aziende italiane e internazionali hanno deciso di intervenire e schierarsi pubblicamente a favore dei diritti LGBT.
Tutto è iniziato con IKEA Italia, la sezione locale del gigante di articoli per la casa svedese, che ha proposto un Family Day molto alternativo: ha invitato tutti a partecipare ad un flash mob baciandosi, per celebrare un'idea aperta di famiglia – perché non c'è bisogno di istruzioni per metter su famiglia, è sufficiente l'amore.
Fare la spesa, si è trasformato in un arcobaleno: la Coop,
una delle più grandi catene di supermercati italiane, ha promosso un
messaggio personalizzato (“la famiglia è quando qualcuno fa la
spesa pensando a te”).
Anche le bottiglie d'acqua Vitasnella e il produttore di pasta Althea hanno manifestato il loro sostegno, così come lo hanno fatto vari canali radio-televisivi: Real Time ha trasmesso un docu-reality sulle famiglie omosessuali e ha trasformato per quel giorno il suo logo in Real Love.
Infine, anche Twitter Italia è intervenuta lanciando una campagna social bellissima e piena di colori: “L'amore è l'amore. Sostieni la parità di diritti per coloro che si amano.”
Il sostegno delle grandi aziende al matrimonio omosessuale e all'uguaglianza è molto più che una scelta di marketing: non si tratta soltanto di pubblicità, si tratta di prendere posizione su una questione cruciale per la nostra epoca. Inoltre, i dati confermano che i messaggi sulla diversità e l'uguaglianza per la comunità LGBT hanno un impatto significativo e contribuiscono a far crescere la consapevolezza e il sostegno alla causa.
In altre parole, la pubblicità LGBT è una vittoria sia per i consumatori che per le aziende.