Il comitato organizzativo del Sofia Pride sottolinea che 10 stati membri dell'Unione Europea hanno già approvato delle leggi che consentono alle coppie omosessuali di sposarsi.
Oltre a questi 10 paesi, altri 9 stati membri UE danno alle coppie omosessuali l'opportunità di regolarizzare la loro relazione attraverso unioni diverse dal matrimonio che assumono denominazioni differenti nei vari paesi – unione civile, relazione registrata, ecc.Le unioni civili di coppie omosessuali sono al momento legali in 19 dei 28 stati membri UE e in altri paesi al di fuori dell'Unione Europea, come il Liechtenstein, la Svizzera, l'Islanda, la Norvegia, Andorra, San Marino, l'Isola di Man e l'Isola di Jersey.
Tra i nove stati membri UE che non riconoscono le unioni civili omosessuali in alcuna forma, cinque hanno avviato un disegno di legge. Soltanto in Slovacchia, Lettonia, Grecia e Bulgaria tali iniziative sono del tutto assenti.
Forte opposizione
Dal 1989 nessun partito bulgaro in parlamento ha mai supportato una politica volta al riconoscimento delle unioni civili omosessuali.
Il dibattito pubblico sul tema è stato sollevato in Bulgaria nel 2008, durante una discussione parlamentare sull'adozione del nuovo Codice di Famiglia. Una proposta riguardava la legalizzazione della vita di coppia tra due sessi in un'unione definita “convivenza matrimoniale di fatto.”
Nonostante le richieste degli attivisti LGBTI di legalizzare la convivenza di coppie omosessuali, varie ONG neo-conservatrici, istituzioni religiose, nazionalisti e politici estremisti si sono sollevati contro la proposta.