L'autrice del libro di fiabe per bambini “Il cuore di Ambra,” Neringa Dangvydė, racconta che voleva raccontare ai suoi lettori storie di gruppi che sono vittime di esclusione sociale e discriminazione.
Due fiabe del suo libro avevano per protagonisti degli omosessuali – un principe innamorato di un sarto nero e una principessa che si innamora della figlia di un calzolaio.
L'editore di “Il cuore di Ambra,” l'Università Lituana di Scienze dell'Educazione, ha ritirato il libro dalle librerie nel 2014, definendolo “una pericolosa, primitiva e faziosa propaganda dell'omosessualità.”
L'Università ha deciso sulla base dell'opinione dell'Ufficio dell'Ispettore dell'Etica Giornalistica, secondo cui le fiabe che parlano di matrimonio tra persone dello stesso sesso violano quanto previsto dalla Legge sulla Protezione dei Minori dagli Effetti Negativi dell'Informazione Pubblica.
Censura attiva
La modifica del 2009 alla legge ha esteso l'elenco di informazioni che sono dannose per i minori includendo quelle che “esprimono disprezzo per i valori familiari [e] incoraggiano l'idea di contrarre matrimonio e creare una famiglia in maniera diversa da quanto previsto nella Costituzione della Repubblica di Lituania e nel Codice Civile della Repubblica di Lituania.”
La disposizione in questione è stata usata per censurare l'auto-espressione degli omosessuali, per esempio, attraverso la garanzia che lapubblicità sociale che invita le persone a frequentare il Baltic Pride venga trasmessa solo dopo le 23, con un avvertimento che questa informazione è rivolta soltanto agli adulti.
Nessuna discriminazione
L'autrice ha portato la decisione dell'università in tribunale, affermando che la distribuzione del libro era stata interrotta a causa di discriminazione, ma il Tribunale Regionale di Vilnius non ha tenuto conto dei suoi argomenti.
La Commissione di giudici ha confermato l'opinione dell'Ufficio dell'Ispettore dell'Etica Giornalistica, sottolineando che “né la Costituzione né il Codice Civile parlano di matrimonio in una forma diversa da quella tra persone di sesso differente, vale a dire, un uomo e una donna.”
Il tribunale non ha neanche provato a prendere in considerazione il modo in cui le fiabe che parlano di matrimoni omosessuali potrebbero effettivamente nuocere ai bambini.