Gli enti di beneficenza dichiarano di essere stati costretti a cambiare il loro modo di comunicare con l'opinione pubblica per via dell'effetto 'chilling' della legge sulle lobby. L'affermazione, da parte di un'associazione di organizzazioni con sede nel Regno Unito, aggiunge polemiche sulla legge, che limita quello che le organizzazioni non governative possono dire nell'anno precedente le elezioni generali. Originariamente prevista per controllare i tentativi di lobby verso le ONG, secondo le organizzazioni il peso della legge è ricaduto interamente su di loro.