Il 19 ottobre il Parlamento lituano ha approvato una legge discriminatoria che afferma che le famiglie possono esistere solo se composte da due genitori di sessi diverso. COC Paesi Bassi, un'organizzazione olandese per i diritti LGBTI, chiede che l'Unione Europea intervenga contro questa legge lituana anti-LGBTI. COC aveva già portato tale questione all'attenzione dell'Unione Europea durante l'EuroPride 2016 ad Amsterdam.
Ampio sostegno ad una legge discriminatoria
Il parlamento lituano ha approvato con una larga maggioranza una legge che rafforza la "posizione delle famiglie". Sessanta parlamentari hanno votato a favore della legge, mentre cinque hanno votato contro e nove deputati si sono astenuti. Nella legge, il modello familiare è definito esplicitamente come un "matrimonio tra un uomo e una donna".
La legge afferma che una famiglia è un legame volontario tra un uomo e una donna che si sono impegnati ad assumere obblighi morali e legali. La complementarità degli uomini e delle donne è alla base della società e costituisce la relazione più appropriata per far crescere i bambini."
La legge prevede l'istituzione di alcune organizzazioni per l'attuazione delle politiche familiari, come il Consiglio Nazionale per la Famiglia, la Commissione per le Politiche a favore della Famiglia e consigli per le comunità familiari.
La legge 'non può cambiare la realtà'
LGL, l'organizzazione nazionale lituana per i diritti LGBTI sottolinea che la legge esclude altre forme familiari, come le famiglie arcobaleno. LGL è preoccupata del costante tentativo dei politici lituani di stabilire una definizione stretta di ciò che è una famiglia.
"Le coppie dello stesso sesso che vivono insieme in modo continuativo sono famiglie nella realtà e nessuna disposizione legale può cambiare questo fatto", afferma il direttore di LGL, Vladimir Simenko. "Speriamo che arrivi il giorno in cui i nostri politici capiranno che tutte le famiglie lituane sono importanti".