Secondo le news del portale 15min.lt, quest’anno una misteriosa compagna lituana ha esportato tessili alla Corea del Nord per il valore di 1,14 milioni di euro.

Sia il Dipartimento di Statistica Lituano (Statistics Lithuania) che il Servizio Doganale hanno rifiutato di svelare chi sta commerciando con il regime di Kim Jong, affermando che hanno bisogno del consenso della compagnia stessa prima di poter divulgare chi sia il soggetto in questione.

190 tonnellate di tessuti

I direttori delle compagnie tessili che hanno parlato con i reporter di 15min.lt, sostengono di non effettuare commerci con la Corea del Nord e di non sapere quale possa essere la compagnia che lo fa.

La compagnia in questione, che opera in Lituania, ha esportato fino a 190 tonnellate di tessuti non-tessuti alla Corea del Nord. Secondo le manifatture tessili, lo specifico codice prodotto indica che questo potrebbe essere piumino o altre fibre usate per cuscini o articoli simili.

Non sulla lista delle esportazioni proibite

Secondo il Ministro degli Esteri, il commercio con la Corea del Nord non è vietato se i beni in questione non rientrano tra quelli di cui è proibita l’esportazione. La lista dei beni la cui esportazione è proibita si può trovare nel documento sulle sanzioni che il Consiglio UE ha prescritto per la Corea del Nord. Finora sono state applicate almeno 2.270 sanzioni.

Alle compagnie europee è vietato vendere alla Corea del Nord ogni prodotto che possa essere utilizzato nello sviluppo di armi nucleari così come carbone, ferro, oro, titanio, armi, alcune tecnologie, beni di lusso e alcune tipologie di combustibili.

Il nome è sconosciuto anche ai membri del parlamento

Vytautas Kernagis, un membro del parlamento, ha provato ma non è riuscito ad ottenere alcuna informazione sulla compagnia in questione. Secondo le autorità, questa informazione è confidenziale, protetta dalla Legge sulla Statistica e dalla Legge sulla Conorrenza.

La Legge sulla divulgazione delle informazioni al pubblico stabilisce che le informazioni che costituiscono segreti commerciali non devono essere divulgate ai media.

Gli uffici di statistica sono vincolati a proteggere l’anonimato delle compagnie che forniscono loro i dati.

La legge non copre i casi in cui sia di pubblico interesse rivelare informazioni confidenziali o segreti commerciali. Le informazioni sul commercio con la Corea del Nord potrebbero essere importanti sia per i clienti della compagnia che per i suoi partner commerciali.

Commerciare con chi viola i diritti umani

Lo UN Global Compact chiede alle compagnie di “sostenere e rispettare i diritti umani” e “di assicurarsi di non contribuire a violazioni dei diritti umani”.

Nel 2014, una commissione di inchiesta delle Nazioni Unite ha trovato che il regime della Corea del Nord stava mettendo in atto evidenti violazioni di massa dei diritti umani, inclusi il diritto al cibo, alla libertà di espressione e di movimento e perpetrando discriminazione, tortura, incarcerazione illegale, sparizioni forzate, sequestri ed esecuzioni illegali.