All’inizio di agosto, l’Istituto Olandese per i Diritti Umani ha stabilito che un gruppo canoro ha discriminato una donna in sedia a rotelle negandole un posto come membro del coro.
Secondo il coro la sua partecipazione non sarebbe stata possibile poiché tutti i membri dovrebbero essere in grado di stare in piedi durante la performance. Il coro non ha cercato altre opzioni per permettere alla donna di partecipare.
Nei Paesi Bassi, la discriminazione basata su un handicap o su una malattia cronica nell’atto di offrire beni o servizi è proibita fin dal 14 giugno 2016. Questo significa che le istituzioni culturali non possono rifiutare di assumere persone sulla base della loro disabilità. Se qualcuno non può partecipare ad una attività e questa persona richiede degli adeguamenti, il gestore del servizio è tenuto a valutare le diverse opzioni per permetterle di partecipare.
I partecipanti “si devono alzare”
La donna che si era proposta per un ruolo nel coro, aveva avuto un infarto che le aveva causato la paralisi del lato sinistro del corpo. Lei aveva dapprima espresso interesse a partecipare al coro via e-mail e qui aveva spiegato la sua disabilità.
Dopo un primo test, aveva ricevuto un invito a partecipare ad un secondo test, ma dopo questa sessione le è stato detto che la sua partecipazione non sarebbe più stata possibile perché ogni corista avrebbe dovuto essere in grado di alzarsi per eseguire una coreografia.
Il coro dunque ha respinto la sua candidatura senza cercare una soluzione, né tantomeno un canale di comunicazione con la donna per trovare una soluzione assieme a lei, sebbene questa sia una pratica comune. L’Istituto Olandese per i Diritti Umani ha quindi concluso che questo costituisce una discriminazione basata su disabilità o su malattia cronica.