La Lega Belga per i Diritti Umani, membro dei Liberties, e l'Unione dei magistrati, le due parti ricorrenti, sono liete che la Corte Costituzionale abbia deciso, con la sentenza 148-2017 emessa a dicembre 2017, di respingere la legge approvata il 5 febbraio 2016 nota come "Pot-Pourri II", che ha modificato procedure e norme di diritto penale.
La decisione della Corte Costituzionale critica il governo censurando tre dei punti chiave voluti dal governo:
1. Il tribunale penale risorge dalle ceneri
La Corte Costituzionale ha criticato la sistematica "correzionalizzazione" dei casi penali. Secondo la Corte, il legislatore ha distorto la nozione di circostanze attenuanti al fine di risolvere un problema di procedura penale (alleggerendo così il tribunale penale), ma lo ha fatto senza ridurre le sanzioni applicabili.
Inoltre, la Corte Costituzionale pone il cittadino al centro del dibattito: ritiene che una giuria debba partecipare all'esercizio della giustizia penale. Secondo la Corte, il governo non deve limitare il "diritto alla partecipazione sociale" a meno che non vi siano ragioni di interesse pubblico.
2. Il giudice istruttore, un attore chiave nel processo penale
L'ingerenza con il diritto al rispetto della vita privata e l'inviolabilità della casa costituisce un'intrusione molto seria. Pertanto, la Corte ha dichiarato che una perquisizione è consentita solo dietro mandato emesso da un giudice istruttore. Tale giudice è l'unico attore che soddisfa i criteri di indipendenza e imparzialità.
3. Basta discriminazioni verso i detenuti stranieri senza permesso di soggiorno
La
corte critica l'esclusione sistematica e assoluta degli stranieri
senza permesso di soggiorno in Belgio dai nuovi regolamenti sulla
privazione della libertà.
Secondo il tribunale, un diverso trattamento basato sul diritto di soggiorno non è ragionevolmente giustificato e causa un'incoerenza nella tutela dei diritti fondamentali.
La
Lega dei Diritti Umani e l'Unione dei magistrati accolgono con favore
la decisione della Corte Costituzionale, che sarà una sentenza
storica nella storia della giustizia penale belga.
Entrambe le organizzazioni deplorano l'atteggiamento del governo, che è stato criticato all'unanimità dalle comunità legali e accademiche. Questa situazione costosa e dispendiosa in termini di tempo è fonte di incertezza giuridica per ogni contendente.
La Lega dei Diritti Umani e l'Unione dei magistrati hanno, in molte occasioni, richiamato l'attenzione del governo sull'incoerenza di tale approccio, che consiste nel sostituire una parte sostanziale del codice penale e del codice di procedura penale con misure ad hoc - invece di attuare una riforma globale del diritto penale e delle procedure penali.