Un quarto dei membri del parlamento ungherese ha avviato un procedimento di fronte alla Corte Costituzionale su entrambe le questioni. La Corte non è vincolata ad una scadenza per prendere una decisione in entrambi i casi.
Il ricorso presentato dai parlamentari dell'opposizione è stato messo in agenda per gennaio 2018. Anche se la Corte ha iniziato da subito a discutere delle questioni, ad ora non ha ancora preso alcuna decisione.
"La Corte Costituzionale ha deciso di non operare come un tribunale. Nonostante sia responsabile della protezione dei diritti fondamentali dei ricorrenti, si rifiuta di prendere delle decisioni, sia riguardo alla Central European University, la cui esistenza è gravemente minacciata, sia riguardo alle ONG stigmatizzate se finanziate dall'estero, finché la Corte di Giustizia Europea non si sarà espressa su una causa che non ha nulla a che fare con i procedimenti sottoposti alla Corte Costituzionale. Non c'è alcuna giustificazione possibile per questo ritardo”, ha commentato HCLU sulla situazione.
Insieme ad altre ONG, HCLU sta boicottando l'Hungarian Civil Act.