La prima importante causa legale ai servizi segreti britannici che intercettano comunicazioni private in massa è stata avviata martedì dalla Corte Europea dei Diritti Umani. Tre diversi casi presentati da associazioni per i diritti civili, tra cui Liberty, membro di Liberties, saranno valutati da sette giudici di Strasburgo. I casi riguardano la condivisione di dati da parte dei servizi di intelligence britannici, tra i quali MI5 e MI6, gli Stati Uniti ed altri paesi. La Corte esaminerà i programmi di intercettazione come Tempora, Upstream e Prism, trapelati grazie a Edward Snowden nel 2013.