Il trattamento da parte delle autorità ungheresi dei richiedenti asilo nelle zone di transito ai confini viola la Convenzione Europea sui Diritti Umani, lo ha stabilito martedì una sentenza della Corte EDU. Nella sentenza si legge che la detenzione ai confini ungheresi di due richiedenti asilo viola la Convenzione e la loro espulsione dall'Ungheria alla Serbia li ha esposti al rischio di trattamenti inumani e degradanti in Grecia. La detenzione durata 23 giorni di fatto li ha privati della libertà senza alcuna decisione formale. Agli uomini è stato riconosciuto un risarcimento di 10,000 euro.