Negli scorsi mesi, APADOR-CH ha riscontrato la prassi di richiedere denaro in cambio di documenti riguardanti la pubblica informazione, come stabilito dalle autorità pubbliche locali e regionali, che forniscono informazioni ai cittadini, secondo la Legge n. 544/2001.
L’ipotesi principale dello studio era che alcune istituzioni restringono l’accesso pubblico ai documenti imponendo prezzi scoraggianti. La tesi è stata confermata, e i prezzi imposti a volte hanno superato le nostri peggiori paure. Inoltre, abbiamo riscontrato che le tariffe sono più restrittive in caso di istituzioni più piccole o meno visibili al pubblico.
Prezzi alti per l'informazione pubblica
Per completare lo studio, sono stati sottoposti 89 questionari sull’informazione pubblica alle autorità: 41 ai consigli regionali, una al Consiglio Generale di Bucarest, 41 a consigli locali delle città e 6 ai consigli locali delle circoscrizioni di Bucarest. La raccolta dei dati è stata effettuata nel 2014, tra maggio e giugno.
Solo 79 degli attori interpellati hanno risposto ai nostri questionari. Le domande sottoposte riguardavano il costo delle fotocopie dei documenti per foglio A4, ai sensi della Legge 544/2001, informazioni sulla normativa locale che determina il suddetto costo e sull’ammontare ricevuto dall’istituzione, come risultato dell'applicazione delle imposte.
Dopo aver analizzato le informazioni raccolte, abbiamo riscontrato che la cifra media per fotocopia richiesta dalle autorità è di 1.41 lei/foglio A4 (circa 0.30 euro), di molto superiore al prezzo generico per fotocopia, che è al di sotto dei 0.5 lei (0.10 euro).
In cima alla classifica di queste tariffe ridicolmente alte troviamo il consiglio cittadino di Drobeta Turnu-Serverin (nel sud ovest della Romania), che ha stabilito una tariffa di 18 lei a pagina (4.4 euro) per ogni documenti richiesto, con l’eccezione di quelli richiesti da tribunali, procure o altre autorità. Altre regioni hanno stabilito altrettanto arbitrariamente tariffe inferiori a un euro o meno per foglio A4.
Introiti "insignificanti " rispetto al carico fiscale imposto
Ci sono inoltre 9 istituzioni che non fanno pagare alcuna commissione per tali servizi - i consigli di regionali di Bihor, Maramures, Satu Mare e Vaslui ed i consigli locali di Botosani, Braila, Cluj-Napoca e Satu Mare. E il modo in cui giustificano tale prassi è più che ragionevole:
"La città di Botosani non chiede e non ha mai chiesto una tariffa per fotocopie di documenti d'informazione pubblica. Questa decisione è stata presa dopo aver constatato che i costi di un foglio A4 sono di 0,04 lei e il numero dei documenti richiesti attraverso questa procedura è molto piccolo; pertanto le somme ricevute stabilendo un'imposta sarebbero davvero insignificanti rispetto al disagio causato al richiedente".
La somma totale ricevuta attraverso questa procedura, nelle regioni sottoposte allo studio, nel corso del 2013 e del 2014 (da gennaio a maggio), è pari a 236.638 lei (circa 53.000 euro). Più di tre quarti di questa cifra - 192.000 lei (circa 43.000 euro) - è stato ricevuto dal Consiglio locale di Drobeta Turnu Severin, ovvero quello che impone un prezzo di 18 lei a pagina.
In media, ogni istituzione ha raccolto 282 lei (64 euro) nel corso del 2013 e nei primi cinque mesi del 2014, importo del tutto insignificante rispetto ai bilanci di tali istituzioni. Inoltre, si può supporre che il semplice trattamento di tali imposte costi di più.
APADOR-CH ha esortato le autorità ad abolire gli oneri per la fornitura di informazioni pubbliche ai cittadini, o, dove possibile, di fornirle in formato elettronico.
Un'interpretazione geospaziale dei risultati può essere trovata qui.