Secondo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, la rimozione del presidente della Corte Suprema Ungherese è stato un atto illegale. A fianco di András Baka, presidente della Corte Suprema, l'UHCL, l'Hungarian Helsinki Committee e l'Istituto Eötvös Károly hanno agito congiuntamente costituendosi parte civile nel processo. La decisione dimostra che la rimozione del presidente non era una fatto individuale, ma parte di sistematico tentativo di sfidare l'indipendenza dei giudici.