La Corte Costituzionale Ceca ha preso una decisione pionieristica che renderà più semplice annullare i contratti quando è possibile dimostrare che il firmatario soffre di una malattia mentale. La sentenza aiuterà a proteggere le persone malate mentalmente dalle conseguenze di scelte sbagliate fatte perché la malattia ha impedito loro di prendere decisioni in maniera chiara e razionale.
Secondo la Corte Costituzionale, è sufficiente che una persona con un disordine mentale provi, con un altro grado di probabilità, che stava soffrendo del disordine al momento dell'entrata in vigore del contratto e che la sua opinione è stata influenzata dal disordine stesso o che non era in grado di controllare il proprio processo decisionale. Questa situazione può realizzarsi per vari motivi, tipicamente nel caso di persone con disabilità intellettuali, malattie mentali o nel caso di anziani che soffrono di demenza o Alzheimer. Questi possono diventare con facilità vittime di frodi e manipolazioni, possono concludere un contratto a comando o non ricordare del tutto di averlo firmato.
Finora, era molto difficile annullare il contratto perché la persona doveva provare che esso era stato firmato in una condizione di disordine mentale che avrebbe precluso il firmatario da responsabilità giuridica. Era spesso praticamente impossibile provare con certezza che queste circostanze esistevano e le famiglie, così come le autorità statali, solo raramente limitavano la loro capacità giuridica.
I ricorrenti del caso accolgono con favore la decisione della Corte Costituzionale, poiché “fa sperare che una decisione di cui io, a causa della mia malattia, non ricordo nulla, non distrugga la mia vita.”
Radka Korbelová Dohnalová, avvocato che rappresenta il caso di fronte alla Corte Costituzionale, ha aggiunto: “Naturalmente occorre sempre tenere a mente la buona fede dell'altra parte che conclude il contratto con una persona con disabilità. Anche questo è stato sottolineato dalla Corte Costituzionale. Ma i tribunali semplicemente non possono chiedere la prova dell'impatto dei disordini mentali nel processo decisionale a persone con disabilità, è semplicemente irragionevole.”
Secondo Maroš Matiaško, avvocato che collabora con la Lega per i Diritti Umani, è una decisione importante per la pratica di limitare la capacità giuridica: “La Corte Costituzionale ha dato alle persone con disabilità e alle loro famiglie la possibilità di proteggere se stesse da decisioni sbagliate, senza dover veder ridotta la propria capacità giuridica.”