L'uomo, 48 anni e di Haren, è stato condannato a 80 ore di lavori socialmente utili dal Tribunale Distrettuale dell'Oost-Brabant. L'uomo è stato ritenuto colpevole di sedizione, offesa collettiva e incitamento alla discriminazione e alla violenza.
Il sospetto ha postato vari messaggi su Facebook tra ottobre e dicembre 2015. Nel maggio 2017 la polizia ha indagato sull'origine dei post ed è stata presentata una denuncia tramite l'Internet Dispute Reporting Center. Così è stato trovato il colpevole. Facebook ha rimosso i post nel 2017.
Nessun contributo al dibattito sociale
L'imputato ha confessato di aver postato i messaggi e di condividerne i contenuti. Nei post, chiedeva ai cittadini olandesi di “armarsi” e usava espressioni come “sterminare” e “bruciare” musulmani e neri. Cosa che ha determinato l'accusa di sedizione e offesa collettiva. Per il giudice, c'erano prove sufficienti che l'imputato avesse incitato alla discriminazione e alla violenza. I post sono stati visibili da chiunque per circa un anno e mezzo.
Per il giudice, nulla fa pensare che l'imputato abbia contribuito al dibattito sociale sulle migrazioni con i suoi post. Il giudice ha evidenziato la scelta delle parole da parte dell'imputato, che non lasciano spazio all'immaginazione.