L’Open Society Justice Initiative e il Justicia European Rights Network hanno documentato i pregiudizi nei confronti di persone di diversa etnia, razza e nazionalità all’interno dei sistemi di giustizia penale dell’Unione europea.
Statistiche non disponibili nella maggior parte dei paesi
Questa indagine si è dimostrata molto più difficile a causa della mancanza di prove statistiche, ricerche e informazioni relative al trattamento penale, nei paesi UE, delle persone appartenenti a minoranze etniche o razziali accusate di crimini.
Monitorare le disparità nei sistemi di giustizia penale in tutta Europa è fondamentale per garantire che le persone godano di pari protezione all’interno delle garanzie procedurali e di un trattamento non discriminatorio da parte della polizia, dei pubblici ministeri e dei tribunali.
Stereotipi profondamente radicati influenzano polizia, pubblici ministeri e giudici
Questo studio comparativo è stato condotto in Romania, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Italia, Spagna, Grecia, Ungheria, Svezia, Slovenia, Regno Unito e Estonia. Le statistiche sui sistemi di giustizia penale in questi paesi sono discontinue e solo il Regno Unito raccoglie sistematicamente i dati sulle minoranze etniche e razziali.
Gli stati coinvolti nella ricerca hanno identificato stereotipi profondamente radicati nella società, che condizionano le pratiche della polizia, dei pubblici ministeri, dei giudici e, talvolta, l’esercizio dell’assistenza legale.
Lo studio dimostra chiaramente che i cittadini stranieri non godono dello stesso grado di protezione dei loro diritti dopo essere stati arrestati, principalmente a causa della mancanza di servizi di traduzione e interpretazione, di informazioni sufficienti sui loro diritti e della scarsa qualità dell’assistenza legale.
Minoranze etniche sovra rappresentate
Lo studio evidenzia che i gruppi più vulnerabili rispetto alla discriminazione nei procedimenti penali sono le minoranze rom, nere, asiatiche e africane, compresi i migranti provenienti da zone di conflitto.
Secondo la ricerca condotta da Antigone, gli stranieri sono sovra rappresentati nelle statistiche sugli arresti e ricevono anche sanzioni più severe. I problemi evidenziati nello studio includono la mancanza di servizi di traduzione adeguati e l’uso limitato di metodi alternativi di detenzione.
In Slovenia e Bulgaria un numero sproporzionato di stranieri è arrestato dalla polizia. In Bulgaria inoltre, la comunità rom viene discriminata, a seguito del dibattito politico, sulla lotta alla “criminalità rom”.
Lo studio dimostra che Repubblica Ceca, Svezia, Estonia e Cipro hanno problemi evidenti nell'ambito del diritto all'informazione, interpretazione e traduzione, nonché in quello dell’accesso ad un sistema di assistenza giudiziaria efficace. Il pregiudizio significativo nel garantire l’assistenza legale ai Rom è evidente anche in Romania.
Atteggiamenti discriminatori in diversi stadi del sistema di giustizia penale sono presenti in Ungheria e in Grecia, dove è stato dimostrato che sono a maggior rischio i Rom,i migranti e i discendenti di migranti dall’Asia meridionale.
In Spagna, gli esperti ritengono che vi siano pregiudizi tra giudici, pubblici ministeri, funzionari giudiziari e perfino tra alcuni avvocati nei confronti delle persone appartenenti a minoranze etniche, in particolare quelle di origine Rom (o spagnoli gitani).
Solo il Regno Unito raccoglie sistematicamente dati utili sui profili etnici. Secondo il Prison Population Statistics, le persone di colore e asiatiche sono sovra rappresentate nei diversi stadi del processo penale. Le etnie asiatiche hanno il doppio delle probabilità di essere fermati e perquisiti, probabilità che arriva ad essere quattro volte maggiore per le persone di colore rispetto ai bianchi.
Una significativa disparità
Lo studio mostra una significativa disparità nel trattamento delle persone appartenenti a minoranze etniche. Esiste anche una lacuna nei regolamenti a livello UE, che porta a una mancanza di armonizzazione nella raccolta di dati e di monitoraggi relativi ai sistemi di giustizia penale, specialmente in termini di minoranze etniche e razziali e di stranieri.