In vista delle imminenti elezioni italiane del 4 marzo, Antigone ha inviato un documento ai candidati dei principali partiti chiedendo loro di sottoscrivere cinque proposte.
Da quasi 30 anni Antigone, membro di Liberties, propone l'applicazione del garantismo penale attraverso un diritto penale minimo.
A tal fine, Antigone sostiene la necessità di riesaminare e rivedere molte leggi per le quali la pena supera di gran lunga il danno provocato dal reato. Antigone chiede anche che venga potenziata l'applicazione di pene non detentive e che il ruolo della detenzione diventi residuo nell'ottica di prevenire e punire quei comportamenti che possono seriamente danneggiare i diritti fondamentali e minare la convivenza sociale.
Le 5 proposte di Antigone
Per le prossime elezioni, Antigone ha preparato un documento con cinque proposte e lo ha presentato ai candidati e ai loro partiti chiedendo loro di firmare e promuoverne i contenuti.
Per quanto riguarda la giustizia, Antigone ritiene che le questioni su cui dovrebbe concentrarsi la prossima legislatura siano, tra le altre:
- Legalizzazione della cannabis e decriminalizzazione dei consumatori
- Abrogazione del reato di immigrazione irregolare
- Numeri identificativi per le forze dell'ordine
- Riforma del regime dell'isolamento penitenziario
- Riforma dell'istituto delle pene accessorie e riconoscimento del diritto di voto ai detenuti
Approvare la riforma
Un altro tema che non dovrebbe essere dimenticato è la riforma del sistema penitenziario. La tanto attesa riforma, che migliorerebbe le condizioni di vita in carcere, è quasi completa; tuttavia, alcune questioni importanti (come il diritto alla sessualità per i detenuti, il superamento delle misure di sicurezza detentive e uno specifico ordinamento penitenziario minorile) non sono state incluse nella riforma.
Poiché tale riforma è molto importante per migliorare il sistema della giustizia e per creare una base migliore per le future leggi, è estremamente importante che la prossima legislatura riesca ad approvare la riforma e a completare i lavori avviati dal precedente Parlamento.