Il 10 maggio la Divisione Giurisdizionale Amministrativa del Consiglio di Stato ha posto alcune questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo riguardanti la Direttiva Europea sul Ricongiungimento Familiare.
La Divisione Giurisdizionale Amministrativa vuole sapere se questa direttiva dà al segretario di stato per la sicurezza e la giustizia il diritto di negare un permesso di soggiorno permanente se un immigrato non supera l'esame di integrazione.
La Divisione Giurisdizionale Amministrativa ha posto due questioni, che riguardano due casi presentati da un immigrato congolese e uno cinese. I due erano in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo per ricongiungimento familiare. Dopo una permanenza di oltre cinque anni in Olanda attraverso questo permesso temporaneo, hanno presentato richiesta di permesso di soggiorno permanente.
Il segretario di stato non ha concesso loro tale permesso perché i due non hanno superato l'esame di integrazione. Ha preso questa decisione sulla base del Decreto Olandese sull'Immigrazione del 2000.
Domande di pronuncia pregiudiziale
La Divisione Giurisdizionale Amministrativa ha chiesto alla Corte di Giustizia se le disposizioni contenute nel Decreto Immigrazione del 2000, che prescrivono il divieto di concedere il permesso di soggiorno a chi non supera l'esame, sono conformi alla Direttiva Europea sul Ricongiungimento Familiare. Questa direttiva stabilisce che un immigrato che viene ammesso al ricongiungimento familiare ha diritto ad un “permesso di soggiorno autonomo” dopo cinque anni, come estensione del suo permesso di soggiorno.
La direttiva stabilisce anche che le procedure per fornire un permesso di soggiorno autonomo sono regolamentate dalla legge nazionale, ma non descrive quali disposizioni debbano contenere. La Divisione Giurisdizionale Amministrativa vuole sapere dalla Corte di Giustizia se queste possano riguardare pre-requisiti, come l'aver superato un esame di integrazione.