Technologie e Diritti

Esclusi e stipati: sotto esame la politica romana sui rom

L'Italia è conosciuta come “il paese con i campi rom,” ma di recente la politica di Roma verso questi campi ha subìto duri colpi, il che fa sperare che presto possa essere adottata una nuova politica.

by Associazione Antigone

In Europa, l'Italia è conosciuta come “il paese con i campi rom.” A Roma, circa 9,000 uomini, donne e bambini vivono in quello che potrebbe essere definito “ghetto etnico,” segregati dal resto della società, in pessime condizioni igieniche e sanitarie.

La “politica dei campi,” realizzata e finanziata dal Comune di Roma con un budget annuale di oltre 24 milioni di euro – mentre nemmeno un centesimo viene speso per l'inclusione sociale di queste comunità – ha subìto duri colpi nelle ultime settimane, il che fa crescere la speranza che presto si possa mettere in atto un piano d'intervento per superare questa situazione.

Sentenza epocale

Il 30 maggio il Tribunale Civile di Roma ha stabilito che il campo rom La Barbuta – uno dei sette dislocati intorno alla capitale italiana – è per sua stessa natura discriminatorio. Il tribunale ha accolto un appello presentato dalle ONG italiane impegnate nel campo dei diritti umani Associazione 21 luglio e ASGI.

Si tratta di una sentenza epocale: per la prima volta in Europa un tribunale ha riconosciuto la natura discriminatoria di una soluzione abitativa destinata esclusivamente ai rom, in quanto impedisce “l'effettiva coesistenza con la popolazione locale, pari accesso all'istruzione, ai servizi sociali e sanitari e che è collocata in un'area ad alto rischio per la salute.”

D'ora in poi, l'etichetta “discriminatorio” potrà essere applicata ad altri “campi rom” a Roma e in tutta Italia – una ragione in più per trovare nuove soluzioni.

Best House Rom

Un altro duro colpo alla politica dei campi rom è arrivato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione, sempre in risposta ad un ricorso dell'Associazione 21 luglio.

In apparenza un ostello, Best House Rom è di fatto un'ex fabbrica, che non potrebbe ospitare delle persone, ha dichiarato l'ONG italiana. E ciononostante il Comune di Roma utilizza questa vecchia fabbrica per ospitare i rom, stipando centinaia di persone in piccole stanze senza finestre e luce. Nel 2014 sono stati spesi circa 3 milioni di euro per Best House Rom.

Legami con la mafia

L'Autorità Anticorruzione ha inoltre chiesto alle autorità romane di spiegare perché abbiano ignorato la procedura prevista di gara pubblica e abbiano invece assegnato la gestione dell'ostello direttamente ad una cooperativa che è risultata coinvolta nella vasta indagine sulla mafia.

Il cosiddetto scandalo “Mafia Capitale”, venuto alla luce alcuni mesi fa, ha rivelato legami tra politici e organizzazioni criminali nell'ambito del sistema di accoglienza dei migranti e dei rom nella capitale. Molti politici, dirigenti e funzionari della città sono stati arrestati o si trovano al momento indagati.

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