Il ministro olandese dell'istruzione, della cultura e della scienza, Ingrid van Engelshoven, ha annunciatoche farà riconoscere per legge il diritto formale al congedo di maternità per le studentesse dell'istruzione secondaria professionale (MBO). Il congedo di maternità, la cui durata sarà limitata a un massimo di 16 settimane, sarà rientrerà tra i motivi per l'assenza a lungo termine.
Coalizione per le studentesse madri
Secondo Annemieke de Jong della Steunpunt Studerende Moeders (Organizzazione per il sostegno delle studentesse madri), questa è una vittoria per tutte le studentesse madri nei Paesi Bassi: "Dopo undici anni di lobbismo e campagne da parte dello Steunpunt, le studentesse madri ottengono finalmente un diritto formale al congedo di maternità.
Insieme al Public Interest Litigation Project (PILP), alla Fondazione Clara Wichmann, FNV Vrouw, al Consiglio per le donne olandesi e al Vereniging voor Vrouw en Recht (Unione per le donne e i diritti), gli Steunpunt Studerende Moeders hanno formato la Coalizione per le studentesse madri. Guidata dal PILP, dal 2015 questa coalizione si riunisce per discutere dei problemi incontrati dalle studentesse madri presso il Ministero dell'Istruzione, della Cultura e della Scienza. Durante questi incontri, la coalizione ha sottolineato la responsabilità del ministero nel proteggere i diritti umani delle studentesse in gravidanza e delle madri.
Secondo Merel Hendrickx del PILP, si tratta di una decisione importante per la protezione dei diritti umani: "Senza un diritto formale al congedo di maternità per le studentesse madri, la loro capacità di accedere all'istruzione è ostacolata, così come la loro capacità di ottenere un certificato di laurea. Questa è una violazione del diritto all'istruzione di queste madri, oltre che una forma di discriminazione basata sul sesso, dal momento che solo le donne possono essere svantaggiate.
Nella recente ricerca di Anja Eleveld et al. della Vrije Universiteit, in cui vengono esaminati leggi e regolamenti rivolti alle studentesse in gravidanza e alle studentesse che si prendono cura di bambini durante la loro istruzione professionale secondaria e terziaria, si dimostra che un'istituzione scolastica viola il divieto di discriminazione se non prevede disposizioni specifiche per le donne in gravidanza o le studentesse madri.
“Ancora molta strada da fare”
La Coalizione per le studentesse madri è soddisfatta di questi sviluppi, ma ritiene anche che saranno necessari ulteriori cambiamenti per proteggere i diritti umani delle studentesse madri e in gravidanza - primo su tutti, un congedo di maternità formale per studentesse del college e dell’università. Inoltre, una grande responsabilità ricade sulle istituzioni educative, una responsabilità che comporta, ad esempio, il dovere di offrire programmi di tirocinio flessibili e stanze per la cura dei bambini.
"Abbiamo ancora molta strada da fare", ha detto Annemieke de Jong. "Avere figli e prendersi cura di loro non dovrebbe ostacolare la possibilità di ottenere un'istruzione, sarebbe un peccato se queste donne fossero costrette a lasciare la loro istruzione e di conseguenza rinunciare a raggiungere l'indipendenza economica. Inoltre, il livello di istruzione non dovrebbe contare a tal fine. Lo Steunpunt riceve ancora molte lamentele da parte di studentesse del college e dell’università. Questo è il motivo per cui non ci fermiamo".
La Coalizione per le studentesse madri continuerà a seguire con attenzione gli ulteriori sviluppi, ma nel frattempo celebra questo importante successo.