Il giorno dopo la scadenza data dalla Commissione Europea, il governo polacco ha inviato 12 pagine di "dettagliata" risposta a Bruxelles, in cui rifiuta l'accusa "priva di fondamento" da parte dell'UE sulla riforma della corte costituzionale. Per Varsavia "gli obiettivi della riforma sono in linea con gli standard europei e rispondono a un'aspettativa sociale". A inizio estate la Commissione aveva valutato la possibilità di attivare la procedura dello stato di diritto e minacciato la Polonia di sanzioni e multe. Il governo si è detto pronto a un dialogo libero da connotazioni politiche.