Schierando l'esercito alle frontiere e riclassificando l'attraversamento dei confini come un reato anziché come una contravvenzione, il governo ungherese tornerebbe ad una pratica in uso prima del 1989. L'Hungarian Civil Liberties Union chiede ai parlamentari di non approvare una legge che viola i principi fondamentali del costituzionalismo, anche con riferimento alla crisi dei diritti umani generata dal grande numero di rifugiati. Secondo HCLU, cambiamenti alla legge di questo tipo durante una situazione critica sono accettabili soltanto se alleviano i danni e promuovono i diritti umani.