Il rapporto è il quarto sul tema e arriva a due anni dal precedente, pubblicato nel 2015. Proprio mentre il governo è alle prese con la riforma del sistema penitenziario, è necessario prestare attenzione alla detenzione minorile in Italia.
Il rapporto contiene analisi statistiche, numeri, approfondimenti su alcuni temi specifici e si basa su quanto emerso dalle visite dell'Osservatorio di Antigone negli istituti.
'Extrema ratio'
Dalla metà degli anni '80, i numeri di minori e giovani adulti (i ragazzi tra i 18 e i 25 anni che hanno commesso un reato da minorenni) presenti negli Istituti di Pena per Minori (IPM) sono in media 500, pari al 3% di tutti coloro che vengono denunciati alle autorità giudiziarie.
E' quindi possibile affermare che nel caso dei minori il carcere costituisce 'l'extrema ratio' del sistema, che favorisce piuttosto altre misure, come la messa alla prova e le alternative alla detenzione.
“Guardiamo oltre” si riferisce, infatti, all'idea che sia necessario andare oltre ai successi che il sistema penale minorile ha raggiunto finora per arrivare a superare completamente l'idea che il carcere sia uno strumento utilizzabile per i minori.
Gli IPM dovrebbero sembrare e funzionare meno come carceri e più come 'comunità' – case di accoglienza in cui vengono offerte alcune forme alternative di esecuzione della pena.
I reati contro la proprietà sono i più diffusi tra i minori che sono entrati negli IPM durante l'anno. I minori finiti in carcere sono soprattutto stranieri (più presenti al nord piuttosto che al sud) e i ragazzi più emarginati del sud Italia. Emergono alcune differenze tra minori stranieri e italiani: per esempio, la percentuale di stranieri sottoposti a misura cautelare è più alta che per gli italiani.
Per quanto riguarda gli eventi critici, i dati dimostrano che, al di là di alcuni casi isolati, negli IPM si incontra in genere un clima detentivo più tranquillo che non giustifica in alcun modo l'uso di misure repressive.
Un sito internet sulla giustizia minorile
Sul sito Ragazzi Dentro è pubblicato l'ultimo rapporto con schede tecniche relative a tutti gli IPM, focus di approfondimento su temi specifici, gallerie fotografiche e video (le riprese sono state fatte dagli osservatori di Antigone), ma anche i precedenti rapporti di Antigone sulla giustizia minorile. Ragazzi Dentro è stato pensato come fonte di informazione sulla giustizia minorile per studenti, ricercatori e operatori penitenziari.
Questi e altri temi sono stati trattati durante la presentazione del rapporto, dove tra i relatori c'erano Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, Susanna Marietti, coordinatrice nazionale dell'associazione, Alessio Scandurra, coordinatore dell'Osservatorio sulle condizioni di detenzione, Francesco Cascini, presidente della Commissione per la riforma dell'ordinamento penitenziario minorile, un giornalista di Repubblica e Concetto Zanghi, direttore dell'Ufficio Statistico del Dipartimento della Giustizia Minorile.