Secondo l'Helsinki Foundation for Human Rights, la crisi costituzionale in corso da oltre un anno rappresenta una grave minaccia all'indipendenza dell'intero sistema giudiziario.
L'Ufficio dell'inviato speciale ONU sull'indipendenza dei giudici e avvocati è stato creato nel 1994. L'inviata, Monica Pinto, è incaricata di monitorare lo stato della protezione accordata a giudici e avvocati. L'inviata riceve informazioni dagli stati membri dell'ONU riguardo a presunte violazioni in quest'area, realizza visite ufficiali nei paesi e compila rapporti.
'Vuota facciata'
Nella lettera rivolta all'inviata speciale, HFHR ha messo in evidenza come la crisi costituzionale abbia determinato sia modifiche di legge alla Corte Costituzionale che la nomina di giudici che hanno assunto i posti lasciati vuoti nel 2015. La crisi in corso rappresenta una grave minaccia alla posizione costituzionale del tribunale e indebolisce l'efficacia del suo lavoro.
"Senza un'efficace Corte Costituzionale, tutte le garanzie di tutela dei diritti umani diventano una vuota facciata,” si legge nella lettera di HFHR.
HFHR ha fatto riferimento anche all'indulto presidenziale concesso all'ex capo dell'Ufficio Centrale dell'Anti-Corruzione nel novembre 2015. Il presidente ha concesso l'indulto all'ufficiale quando i procedimenti legali erano ancora in corso, prima che il tribunale di secondo grado si fosse espresso sul caso.
Nel far questo, il presidente ha voluto “liberare il sistema della giustizia da questo caso,” come ha lui stesso dichiarato. La decisione del presidente ha sollevato aspre critiche ed è stata considerata da vari avvocati una pressione sul giudiziario da parte dell'esecutivo.
'Contrario alla Costituzione'
HFHR ha affrontato anche la questione della modifica prevista alla legge sul Consiglio Superiore della Magistratura. La proposta di legge intende introdurre una modifica significativa al processo di nomina giudiziaria. Finora, è stato compito del Consiglio Superiore della Magistratura della Polonia individuare, tra tutte le domande presentate, il miglior candidato per un ruolo giudiziario, e il presidente nominava il candidato scelto.
Ai sensi della nuova legge, l'NCJ dovrà presentare due candidati per un posto giudiziario e sarà il presidente a scegliere. Secondo HFHR, questa soluzione indebolirà ulteriormente l'indipendenza di un organismo costituzionale – il Consiglio Superiore della Magistratura della Polonia – e violerà il principio dell'indipendenza dei giudici.
"Il disegno di legge è contrario alla Costituzione, che prevede esplicitamente il potere del presidente di nominare, non di scegliere, un giudice,” ha dichiarato HFHR.
L'Helsinki Foundation cita anche vari pareri presentati da politici e membri del governo riguardanti le nomine di avvocati e giudici.
HFHR chiede all'inviata speciale di monitorare la situazione in Polonia e, se possibile, di presentare raccomandazioni sulle recenti modifiche di legge e scelte che minano l'indipendenza dei giudici.
La lettera è disponibile qui.