Più di 50 persone hanno protestato di fronte al Tribunale di Sofia per la sconfitta dei pubblici ministeri nell'intervento contro i responsabili di reati di discriminazione. "Al momento tutti usano discorsi di incitamento all'odio perché non c'è una legge sul tema e si sa che non si verrà puniti", ha detto al megafono l'avvocato Orhan Tahir. Ha citato i recenti casi di odio etnico e religioso, inclusi i discorsi contro i rifuagiati siriani, per la loro espulsione dal villaggio Rozovo, nell'intento di renderlo etnicamente puro e gli attachi razzisti contro vari cittadini bulgari.