La Corte Suprema spagnola ha confermato la condanna a un anno e mezzo di carcere per aver ritwittato messaggi o immagini che sostengono l'ETA. Per il tribunale i retweet hanno violato la legge contro la glorificazione del terrorismo. Nella sentenza si legge che non è necessario che video e foto siano stati prodotti dall'imputato, né presumere che il messaggio fosse suo; è sufficiente che il retweet abbia creato pubblicità al terrorismo. La Corte ha anche respinto l'idea che i messaggi rientrino nella libertà di parola, poiché la glorificazione del terrorismo non è protetta da tale diritto.