La Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD), insieme a Privacy International e Hermes Center for Transparency & Digital Human Rights, ha scritto una lettera al Ministero italiano dello Sviluppo Economico in cui denuncia le esportazioni di strumenti di sorveglianza da parte delle aziende italiane.
'Mercanti di spionaggio'
La scorsa settimana CILD ha scritto per la seconda volta al Ministero italiano dello Sviluppo Economico per denunciare le esportazioni di strumenti di sorveglianza da parte delle aziende italiane e chiede di avere accesso alle informazioni sulle autorizzazioni concesse.
Il Ministero ha risposto che tali informazioni non possono essere rilasciate per questioni di riservatezza e di protezione degli scambi commerciali.
La lettera dell'organizzazione è arrivata dopo la divulgazione di “Spy Merchants”, un nuovo documentario andato in onda la scorsa settimana su Al Jazeera, che descrive la gravità della minaccia che l'industria della sicurezza rappresenta per la privacy e altri diritti umani e l'urgente necessità di fronteggiarla.
Il documentario, con sottotitoli, presenta le varie aziende di sorveglianza italiane e internazionali che esportano strumenti di sorveglianza senza tener conto dei diritti umani.
Esportazioni bloccate in una prima fase
A gennaio le tre organizzazioni avevano scritto un'altra lettera al Ministero, in cui affermavano che l'esportazione dei sistemi di sorveglianza della rete in Egitto mette a rischio i diritti umani.
Il Ministero aveva replicato che la licenza della compagnia ad esportare il sistema in Egitto era stata sospesa e aveva promesso di revocarla presto.