Quasi un milione di persone sono state fermate o arrestate dalla polizia italiana nel 2015, il che significa che sono state temporaneamente private della loro libertà. Quante di loro conoscevano i loro diritti? Quanti di noi conoscono i propri diritti davanti alle forze dell’ordine?
Si tratta di numeri preoccupanti e la mancanza di informazione è il motivo per cui la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili, in collaborazione con Antigone, ha deciso di scrivere una guida facile e accessibile per aiutare le persone ad affrontare le prime ore dal loro arresto con maggiore consapevolezza dei propri diritti e la possibilità di riconoscere se vengono trattate in modo conforme alla legge.
Vulnerabilità
In base alla legge italiana, il periodo di custodia in seguito ad un arresto può durare al massimo 96 ore; le prime 24 ore sono cruciali per la persona arrestata, che si trova in attesa che un giudice decida sulla convalida o meno dell’arresto.
Questo periodo è di grande incertezza per la persona arretata e troppo spesso le autorità non la informano in maniera chiara dei suoi diritti, rendendola quindi ancora più vulnerabile.
In conformità alle disposizione europee, l’Italia ha approvato la procedura standard per informare le persone arrestate o fermate sui loro diritti attraverso la cosiddetta Letter of Rights. Anche se si tratta di un passo in avanti, se consideriamo la precedente situazione di incertezza e disinformazione sui diritti personali, questo pezzo di carta non è ancora di per sé sufficiente.
Infatti, le persone sono tuttora molto vulnerabili dal momento del loro arresto e si trovano di fronte a maggiori difficoltà se sono straniere e non parlano italiano. Questi soggetti hanno diritto ad un interprete, nonostante questo non venga sempre garantito.
Sapere è potere
Per evitare incomprensioni, pratiche sbagliate, violazioni di diritti e attribuzioni precipitose di colpa a qualcuno, è estremamente importante che le persone arrestate o fermate abbiano la possibilità di difendersi, conoscano i loro diritti e siano messe in grado di segnalare l’impossibilità di ottenere la dovuta assistenza.
Da qui la creazione della guida “Know Your Rights”, uno strumento utile per spiegare le leggi e fornire risposte alle domande più frequenti in tema di arresti. Tradotta in tre lingue, è disponibile online e può essere liberamente scaricata.