Mercoledì 2 aprile la Camera dei Deputati ha abolito il reato di immigrazione clandestina, introdotto dal governo Berlusconi nel 2009. Anche se non punibile con la reclusione, ma solo con una multa, aveva conseguenze relative al reato di favoreggiamento, nonché per l'accesso al ricongiungimento familiare o per le richieste di cittadinanza. La decisione, oltre ad alleggerire il carico dei tribunali, spinge l'Italia verso un approccio più umanitario verso i migranti.