L'Hungarian Civil Liberties Union (HCLU) denuncia l'illegalità della legge sulle ONG, anche nella sua versione finale. Secondo l'organismo di monitoraggio, il disegno di legge non avrebbe dovuto essere approvato, poiché viola i diritti fondamentali. L'organizzazione ritiene che il modo più efficace per contrastare le disposizioni della legge sia la disobbedienza. L'organizzazione sottolinea che,considerato che la sua gestione economica è già pienamente trasparente, questa azione non viola i diritti di nessuno, né la richiesta di trasparenza.
HCLU mette in guardia su leggi analoghe approvate in Russia e Israele in nome della trasparenza ma con l'obiettivo di chiudere le ONG che svolgono un'attività di critica e di monitoraggio sul rispetto dei diritti umani da parte dei governi. La neo-approvata legge ungherese sulle ONG è il copia-incolla della legge di Putin sugli agenti stranieri. A questa legge hanno fatto seguito svariate modifiche che hanno limitato i diritti e le attività delle ONG e che hanno determinato la chiusura di 27 organizzazioni da quando la legge è stata approvata.
La legge sulle ONG viola i diritti
HCLU ritiene che la legge illegale violi la libertà di parola e di associazione e che discrimini in maniera incostituzionale alcune organizzazioni della società civile. L'organizzazione sottolinea che le attuali disposizioni siano molto più efficaci a garantire trasparenza e sicurezza nazionale, oltre che nella lotta all'evasione fiscale. La trasparenza è garantita dalla richiesta alle organizzazioni della società civile di pubblicare i loro dati finanziari, indicando anche la fonte dei finanziamenti, mentre la sicurezza nazionale e la lotta all'evasione fiscale sono garantite non dalla pubblicità, ma dal funzionamento adeguato delle istituzioni deputate a tale scopo, come la Procura. Quindi, HCLU sostiene che i requisiti previsti dalla nuova legge siano tanto inutili quanto sproporzionati.
Secondo l'interpretazione di HCLU, non sono le ONG che violano diritti, bensì la nuova legge. L'organizzazione ritiene che il metodo più efficace per intervenire contro questa legge illegale sia non seguire le sue disposizioni. L'organizzazione è pronta a utilizzare tutti i rimedi legali disponibili: se si arrivasse ad un procedimento contro HCLU, l'organizzazione eserciterebbe i suoi diritti in tribunale contro la legge, chiedendo giustizia alla Corte Costituzionale e alla Corte Europea dei Diritti Umani.
'Non abbiamo paura'
L'organizzazione ripete che non ha niente da nascondere: la sua gestione e le sue operazioni sono interamente trasparenti; chiunque puo' tracciare, per molti anni indietro, che tipo di programmi sono stati realizzati, con quale sostegno e con che budget. HCLU incoraggia quindi chiunque voglia vivere in un paese in cui chi è al potere rispetta i diritti dei cittadini a effettuare donazioni. L'attività di HCLU è molto più trasparente ora di quanto lo sarebbe qualora stigmatizzata come “organizzazione finanziata dall'estero”, quindi andrà avanti ad informare l'opinione pubblica come sta facendo.
“Alcuni dei rimedi legali sono possibili solo se non ci conformiamo a quanto prescrive questa legge illegale. Non volendo rinunciare ad alcuno dei mezzi per modificarla, abbiamo deciso di non conformarci alle disposizioni della legge”, ha dichiarato Máté Szabó, direttore dei programmi di HCLU.
“Siamo consapevoli della possibilità che possa essere avviato contro di noi un procedimento legale. Non abbiamo paura di questo: anno dopo anno, abbiamo rappresentato i nostri clienti i cui diritti fondamentali sono stati violati in centinaia di casi di fronte ai tribunali ungheresi, alla Corte Costituzionale e alla Corte di Strasburgo; abbiamo esperienza di tali procedimenti. Per aiutare la società civile, altre fondazioni e associazioni, dobbiamo rischiare, dimostrando così che la legge viola i diritti. Siamo convinti che, nel corso dei lunghi processi, la legge illegale sulle ONG cadrà”, ha dichiarato Stefánia Kapronczay, direttore esecutivo di HFHR.
La trasparenza di HCLU viene garantita non per il fatto di essere stigmatizzata come “un'organizzazione finanziata dall'estero” ma dal fatto che da molti anni pubblica dettagliate informazioni finanziarie.
Tutto ciò che occorre sapere della legge sulle ONG, contenuto in una sintesi.
Per saperne di più dell'impatto della legge russa sugli agenti stranieri:
Contatti per i media:
Stefania Kapronczay: +36 70 310 0771
Mate Szabo +36 30 250 3820