Lo scopo principale dell'emendamento è di attuare le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Corte EDU) e della Corte Costituzionale che riguardano il collocamento nelle case di cura statali di persone legalmente incapaci.
Riesame giudiziario
Secondo la legge originale, le persone legalmente incapaci potevano essere collocate nelle case di cura su richiesta dei loro tutori legali, senza alcun controllo giudiziario. Inoltre, dopo l'ammissione in una casa di cura, la persona in questione non aveva alcun mezzo legale per chiedere la dimissione.
L'emendamento allinea l’applicazione della legge alle disposizioni elaborate dalla Corte Costituzionale polacca e dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: in base ai nuovi regolamenti, un tutore legale deve ottenere l'approvazione di un tribunale per collocare una persona in stato di incapacità in una casa di cura. Ancor più importante, le persone incapacitate possono presentare una mozione in tribunale per ottenere di essere rilasciate.
Consulenza legale
L'emendamento introduce numerose altre modifiche positive. Ad esempio, tutte le persone affidate agli ospedali psichiatrici o collocate nelle case di cura devono essere rappresentate da un consulente legale in tutti i procedimenti legali relativi al loro soggiorno presso una struttura. Inoltre, i tribunali di tutela sono ora obbligati a decidere se una persona debba o non debba essere affidata ad un ospedale psichiatrico subito dopo l'udienza.
L'emendamento introduce anche regole dettagliate per le procedure di trasferimento degli internati tra diverse case di cura e stabilisce norme più dettagliate per disciplinare l'uso legale della violenza fisica.
Il contributo di HFHR
L'emendamento ha recepito proposte che erano state espresse da tempo dall’Helsinki Foundation for Human Rights (HFHR), membro di Liberties. HFHR aveva in precedenza contestato il caso Kędzior c. Polonia, punto di riferimento per la Corte Europea dei Diritti Umani, che riguardava un uomo legalmente incapace affidato ad una casa di cura. Il caso si è concluso nel 2012 quando la Corte EDU ha stabilito che vi era stata violazione dell'articolo 5 (diritto alla libertà) della Convenzione Europea.
HFHR monitora da lungo tempo l'applicazione di questa decisione e aveva richiesto una modifica di legge. L'organizzazione ha anche presentato un ampio parere amicus curiae alla Corte Costituzionale relativamente ad un caso che riguardava la costituzionalità di alcune disposizioni della legge sulla protezione della salute mentale. Inoltre, durante i lavori legislativi nel Sejm, la camera bassa del Parlamento polacco, sull'emendamento HFHR ha emesso un parere legale in cui ha proposto ulteriori modifiche alla legge sulla protezione della salute mentale. Molte delle proposte sono state infine accettate.