Un nuovo disegno di legge sulla legittima difesa è al momento in discussione nel Parlamento Italiano. Presentato dalla Lega, il disegno di legge modifica una legge del 2006 voluta dallo stesso partito. La legge del 2006 a sua volta aveva modificato una legge sulla legittima difesa entrata in vigore nel 1930 – vale a dire nel periodo fascista.
L'attuale quadro della legittima difesa in Italia
Al momento la legittima difesa è regolamentata dall'articolo 52 del Codice Penale italiano. Questo articolo prevede che chi ricorre alla legittima difesa, quando si tratti di una reazione resa necessaria di fronte a una minaccia evidente, non possa essere punito. Tuttavia, la difesa deve essere proporzionale all'offesa.
Se la legge del 2006 ha modificato la materia estendendo la possibilità di reagire legalmente per legittima difesa (includendo il pericolo di aggressione), il disegno di legge al momento in discussione amplierebbe ulteriormente la possibilità di ricorrere alla legittima difesa. Nello specifico, il disegno di legge presentato dalla Lega vuole rendere legale qualunque reazione – anche sparare – contro chiunque entri in una proprietà privata (che sia una casa, un terreno o un negozio), a prescindere dal pericolo che questo può rappresentare per l'incolumità fisica.
Perché la legge non va modificata
L'Associazione Antigone ha più volte espresso le sue preoccupazioni per le proposte di modifiche alla legge sulla legittima difesa.
Un anno fa, il governo di centro destra aveva suggerito di riformare la legge sulla legittima difesa. Se tale suggerimento era poi caduto nel vuoto e nessun cambiamento era stato realizzato, Antigone aveva colto l'opportunità per esprimere la sua opposizione alle misure proposte dal governo.
Il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, aveva espresso il suo parere sulla legittima difesa nel discutere sul tema della sicurezza. In primo luogo, aveva sottolineato il legame tra la possibilità di ricorrere alla legittima difesa e la (potenzialmente maggiore) vendita di armi, sottolineando che un numero maggiore di armi a disposizione degli individui aumenta i rischi in termini di sicurezza. In secondo luogo, Gonnella aveva aggiunto che i decisori politici hanno il dovere di decostruire le paure dei cittadini, piuttosto che alimentarle in maniera pericolosa. Infine, aveva sottolineato che il monopolio dell'uso della forza appartiene allo stato e non ai privati.
Rispetto al disegno di legge sulla legittima difesa al momento in discussione, Antigone sostiene che si tratti di una modifica inutile, ingiusta e pericolosa. Esso liberalizzerebbe le risposte armate dei cittadini privati, rappresentando una sorta di 'passaporto per l'omicidio'.
Come Antigone ha sottolineato in passato, la legge sulla legittima difesa deve sempre garantire il rispetto del principio di proporzionalità tra difesa e offesa; altrimenti, tali legge è incostituzionale. Per questo motivo, la proposta al momento in discussione è ingiusta, poiché mette sullo stesso piano una vita e un bene privato.
Il disegno di legge rappresenta un rischio anche per la società italiana: mentre l'Italia ha al momento uno dei più bassi tassi di omicidi tra le democrazie occidentali, il disegno di legge incoraggia la vendita di armi, incitando alle “vendette private” e portando a più morti. Gonnella aggiunge che la proposta presentata dalla Lega rappresenta la sfiducia nelle forze di polizia e nei giudici e impedisce a questi ultimi di condurre indagini su chi è accusato di aver agito per legittima difesa – senza tener conto se il presunto colpevole avesse effettivamente inteso aggredirlo.
Infime, Antigone, sottolinea che nel 2006 la legge sulla legittima difesa è stata modificata dallo stesso partito – la Lega – che al momento vuole nuovamente modificarla: il che significa che o quel partito ha commesso un errore nel 2006, o l'attuale disegno di legge è solo un gesto di propaganda per ottenere più consenso politico.
Fermiamo il ‘Far West’
In conseguenza di tutte le preoccupazioni citate più sopra, il disegno in esame, anziché un “disegno di legge sulla legittima difesa” potrebbe essere definito un “disegno di legge sull'illegittima offesa”. Per questo motivo, l'Associazione Antigone ha lanciato una petizione – che può essere firmata qui – per chiedere al Parlamento di opporsi alla proposta. Lanciata il 25 luglio, la petizione è stata firmata da quasi 25,000 persone in poco più di 10 giorni.