Caro Presidente,
a nome delle organizzazioni non governative di tutto il mondo, ci rivolgiamo ancora una volta a lei Presidente, per proteggere la costituzione polacca e lo stato di diritto che essa garantisce.
Li chiediamo Presidente, di porre il veto su due leggi che cambieranno il funzionamento del Consiglio Nazionale della Magistratura polacca e della Corte Suprema.
Con grande rammarico, rileviamo che i progetti di legge da lei presentati al Parlamento Presidente – a seguito di una decisione storica di luglio 2017 – costituiscono ancora l'ennesima minaccia per la separazione e l'indipendenza del sistema giudiziario e, quindi, del diritto dei cittadini alla giustizia.
La legge sul Consiglio Nazionale della Magistratura permette al Sejm di controllare la composizione di un'istituzione che dovrebbe proteggere i tribunali e i giudici dai politici. Inoltre, la nuova legge sulla Corte Suprema permette la rimozione arbitraria di alcuni giudici della Corte Suprema e attraverso l’introduzione di un nuovo strumento giuridico - ovvero un appello straordinario - crea un'illusione di giustizia.
Signor Presidente, contrariamente alle sue dichiarazioni, i progetti di legge non sono stati oggetto di ampie consultazioni pubbliche. Di conseguenza, il diritto dei cittadini ad una corte indipendente è diventato oggetto di un accordo politico la cui forma non è stata concordata con i cittadini polacchi.
Le leggi non riescono a far fronte ai problemi più importanti del sistema giudiziario in Polonia. Al contrario, esse pongono nuove minacce, minando la certezza del diritto e delle decisioni giudiziarie emesse negli ultimi vent'anni. Intaccano le garanzie di indipendenza dei giudici e consegnano il sistema giudiziario ai politici.
Allo stesso tempo, vorremmo ricordarle, Presidente, che nel luglio 2017 la Commissione Europea ha chiesto alle autorità polacche di non approvare misure per rimuovere i giudici della Corte Suprema o per forzarne il pensionamento. Se tali misure venissero adottate, la Commissione sarebbe pronta ad attivare immediatamente l'articolo 7, paragrafo 1, della procedura del Trattato sull'Unione Europea.
Signor Presidente,
sui cittadini polacchi ricadranno le conseguenze della vostra firma sugli Atti del Consiglio Nazionale della Magistratura in Polonia e della Corte Suprema per molti anni. Le nuove leggi influenzeranno non solo la forma del sistema giudiziario polacco, ma anche il ruolo della Polonia come membro a pieno titolo dell'Unione Europea.
Pertanto
ci rivolgiamo a lei Presidente affinché ponga il veto sugli atti del
Consiglio Nazionale della Magistratura e della Corte Suprema in
Polonia . Come nel luglio 2017, ci rivolgiamo a lei Presidente
affinché non ignori l'eredità della lotta polacca per la libertà e
per i diritti fondamentali. Da lei dipende il destino del diritto di
tutti a un processo equo da parte di un tribunale indipendente.
Cordialmente,
Danuta Przywara
Presidente Helsinki Foundation for Human Rights