La maggior parte dei paesi in Europa ha mostrato rispetto per le norme democratiche e le libertà civili, pur avendo in molti visto crescere un sentimento nazionalista nato in risposta all'arrivo di migranti. Tuttavia, il primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ha mostrato tendenze sempre più autoritarie, compresi un giro di vite verso i manifestanti ad Istanbul e una campagna contro le voci critiche nei media. Così afferma la 41° edizione del rapporto Freedom of the World pubblicato da Freedom House, una grande organizzazione che vigila sul rispetto della democrazia.
In tutta Europa, il rapporto individua cinque paesi "parzialmente liberi" – la Turchia e quattro stati balcanici – mentre tutti i 28 stati membri dell'Unione europea (l’88 per cento di tutti i paesi europei) sono classificati come "pienamente liberi". Il direttore di Freedom House David J. Kramer, in occasione del lancio del rapporto avvenuto al Parlamento europeo, ha descritto l'Italia come un paese in cui le libertà politiche si sono rafforzate a seguito di elezioni politiche libere ed eque e del miglioramento nel clima di lotta alla corruzione.
Sul fronte dei problemi, in relazione all'Europa centrale il rapporto segnala il fenomeno della xenofobia. Freedom House conclude che, mentre l'attenzione si è concentrava sulla crescita di partiti anti- immigrazione ed euroscettici in Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Austria ed altri paesi dell'Europa occidentale, gruppi più violentemente xenofobi erano all’opera più ad est. Ad esempio, il partito Alba Dorata in Grecia, mentre imperversa la crisi economica, ha guadagnato consensi a scapito dei partiti tradizionali e l’attuale governo, bersaglio delle proteste, si poggia su di esso per una maggioranza legislativa. In Bulgaria il partito Ataka e altri piccoli partiti ultranazionalisti hanno usato regolarmente retoriche razziste nelle loro campagne elettorali nel 2013 e recentemente hanno preso di mira i profughi siriani e i cittadini musulmani.
In Ungheria , Jobbik concentra i suoi attacchi contro ebrei e rom, e anche se le elezioni parlamentari nazionali sono previste per aprile, lui intanto ancora detiene l’11 per cento dei seggi in parlamento. Il Partito Nazionale Slovacco (SNS) attualmente non ha seggi in parlamento, ma i suoi insulti lanciati contro Rom, ungheresi, e persone LGBT continuano ad avvelenare il clima politico.
Parlando di Europa in un contesto globale Guy Verhofstadt, leader al Parlamento europeo del gruppo parlamentare del Partito liberale europeo (ALDE), ha detto che sebbene la situazione europea sia la migliore al mondo, i paesi vicini (Medio Oriente, Nord Africa, paesi post sovietici) mostrano segni di declino quanto a libertà. In particolare , l'Ucraina ed Egitto sono stati citati come casi preoccupanti.
Arch Puddington, vice presidente per la ricerca di Freedom House, ha aggiunto che la regione più preoccupante al mondo è l'Eurasia. In particolare il Turkmenistan, la Bielorussia e l’Uzbekistan sono tra le autocrazie più restrittive al mondo. Inoltre, in Kazakistan, la Russia mantiene un ruolo nefasto, influenzando il suo vicino in termini politici ed economici e spingendolo verso una forma di governo non democratica e semi-autoritarie che aiuta a poi Mosca a manipolarlo.
Nelle sue osservazioni conclusive Kramer ha ricordato a tutti che, sebbene anche lui condivida la preoccupazioni dei deputati europei per la lentezza e l’esitazione dell'Unione nell’agire in favore della promozione della democrazia nella regione, a suo avviso in ogni caso l'Unione fa più degli Stati Uniti per promuovere la democrazia.
Questi ultimi sono particolarmente importanti ultimamente perché, come ha sostenuto Kramer, dal 2000 una massiccia trasformazione ha avuto luogo in tutto il mondo verso la democratizzazione, mentre lo stato delle libertà è peggiorato per l'ottavo anno consecutivo nel 2013.