Dovilė Šakalienė, Zenonas Streikus e Robert Šarknickas, membri della coalizione di maggioranza in Parlamento, hanno fatto spaventare non poco i giornalisti lituani con la loro proposta di prevedere per legge che almeno il 50% dei contenuti pubblicati dai media riguradino informazioni “positive”.
Tali informazioni dovrebbero essere inserite “all'inizio dei programmi di informazione o nelle primissime pagine di qualunque pubblicazione”.
Troppa informazione negativa sui politici?
Nella relazione che accompagna il disegno di legge si spiega che la corruzione, l'abuso di potere e altri problemi “spesso finiscono sotto i riflettori mediatici”.
Secondo i proponenti il disegno di legge, questo “alimenta il sentimento pubblico di delusione nei confronti delle autorità pubbliche e di distacco dalla vita politica e promuove la sfiducia nei mezzi di comunicazione e nelle informazioni che essi diffondono”.
I proponenti sottolineano che le modifiche contribuirebbero anche a proteggere la salute mentale dell'opinione pubblica.
La legge 'aiuterà i media'
Quando i rappresentanti dei media hanno espresso la loro indignazione in quanto si tratterebbe di un tentativo di introdurre la censura, i proponenti sono rimasti imperturbati e non hanno ritirato la proposta.
Secondo uno di loro, la parlamentare Dovilė Šakalienė, la legge non intende censurare, ma piuttosto “aiutare i media a pubblicare contenuti più positivi a fianco all'informazione negativa, oltre che aiutare i giornalisti che vogliono pubblicare informazioni più positive”.
Si tratterebbe addirittura, secondo la parlamentare, di un tentativo di prevenire proposte più radicali di limitazione dei media di cui lei avrebbe sentito parlare da colleghi in Parlamento.
Ennesimo attacco alla libertà dei media rinnegato
Il disegno di legge è stato ritirato solo dopo essere diventato oggetto di un accesso dibattito pubblico. Inoltre, i parlamentari che lo avevano proposto hanno in seguito sostenuto di non essere loro gli autori del disegno – che, sostengono, sarebbe stato “ereditato” da un ex parlamentare, che lo aveva scritto ma non lo aveva mai presentato all'esame parlamentare.
La Costituzione della Repubblica di Lituania vieta la censura dei media e garantisce la loro libertà. La libertà dei media è protetta anche dalla Convenzione Europea sui Diritti Umani che la tutela come diritto ampio di pubblicare informazioni rilevanti per l'opinione pubblica.
Non è il primo tentativo (fallito) da parte dei parlamentari in carica di limitare in qualche modo la libertà dei media: alla fine del 2016, i parlamentari avevano proposto di modificare il Codice Civile per rendere i giornalisti responsabili di diffamazione in caso di pubblicazione di informazioni non accurate riguardanti una figura pubblica, anche nel caso in cui il giornalista lo avesse fatto con le migliori intenzioni.