La Lituania è diventata il primo paese dell'Unione Europea ad accogliere persone omosessuali perseguite dal governo ceceno, attraverso la concessione dell'asilo a due rifugiati gay ceceni.
Secondo Linas Linkevičius, ministro degli affari esteri, la Lituania sta prendendo parte allo sforzo internazionale coordinato di salvare la comunità LGBTI* in Cecenia. Non è stata rilasciata alcuna informazione ulteriore, per proteggere i soggetti coinvolti.
Ad aprile il quotidiano russo Novaja Gazeta ha rivelato che oltre 100 omosessuali sono stati arrestati e portati nei campi di detenzione in Cecenia in quel mese. Finora, tre di loro sarebbero stati uccisi.
Persecuzioni di massa
L'attuale capo della Repubblica Cecena, Ramzan Kaydrov, in genere molto fedele al Cremlino, ha respinto tali accuse.
Il 18 maggio, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione con cui chiede alle autorità cecene di porre fine alla campagna di persecuzione di massa nel paese e, inoltre, autorizza le organizzazioni internazionali a condurre un'indagine sui presunti reati.
Informazioni tratte da bns.lt, 15min.lt e lrytas.lt