Garantire una protezione adeguata per le vittime di violenza domestica, rispettare la privacy delle donne e combattere più efficacemente la tratta delle donne e delle ragazze - queste sono le raccomandazioni formulate dall'Human Rights Monitoring Institute nel suo rapporto indipendente inviato al Comitato delle Nazioni Unite sull'eliminazione della discriminazione contro le donne.
Il Comitato (dove, per la prima volta, siede un rappresentante della Lituania, la Professoressa Dalia Leinartė) esaminerà la relazione periodica della Lituania tra il 30 giugno e il 18 luglio a Ginevra. Durante questa sessione, il Comitato valuterà l'attuazione da parte della Lituania delle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne.
L'Human Rights Monitoring ha richiamato l'attenzione del Comitato sul fatto che le donne in Lituania non possono sentirsi al sicuro nonostante l'adozione della legge sulla protezione dalla violenza domestica. Le misure di sicurezza previste dalla legge spesso non sono applicate, la procedura penale non tiene conto delle esigenze delle vittime di violenza domestica e gli agenti di polizia non si assicurano che le vittime vengano indirizzate verso centri di assistenza specializzati, dove ricevere assistenza psicologica o qualsiasi altro sostegno necessario.
Lo Stato non presta sufficiente attenzione a un altro grave problema: il traffico di donne e ragazze. Anche se la legge è stata modificata nel corso del periodo coperto dal rapporto, al fine di rafforzare la lotta contro questo crimine, in pratica molte vittime rimangono senza protezione, mentre i trafficanti continuano a sottrarsi alla giustizia. La tratta delle donne continua a crescere, mentre l'età media delle vittime continua a diminuire. Il fatto che società e forze dell'ordine sono inclini a stigmatizzare e biasimare le vittime non aiuta certo nella lotta contro questo crimine efferato.
Iniziative legislative volte a limitare i diritti delle donne destano grande preoccupazione. Un disegno di legge che vieta quasi totalmente l'aborto è stato presentato nel 2013 ed è attualmente in discussione nelle commissioni della Seimas (il Parlamento). Questa legge sarebbe un grande passo indietro per la tutela dei diritti delle donne e rappresenterebbe una vera minaccia per la loro salute e per la loro vita. L'Human Rights Monitoring Institute ha espresso grande preoccupazione per queste iniziative legislative ed ha suggerito che il Comitato raccomandi allo Stato di non adottare queste leggi.