Il 6 aprile, il Comitato Olandese di Giuristi per i Diritti Umani (NJCM) e l'organizzazione per i diritti civili Kompass hanno avuto l'occasione unica di tenere un discorso di fronte a una sede ONU piena di diplomatici per discutere alcune questioni riguardanti i diritti umani in Olanda.

L'esame ONU sui diritti umani

Tutti gli stati membri dell'ONU ogni cinque anni devono riferire sulla situazione dei diritti umani nei loro rispettivi paesi. Nella primavera 2017, sarà il turno del Regno l'Olanda, per la terza volta. Durante l'esame, un altro stato membro ONU può fare domande. L'esame non si conclude con un voto finale, ma con una lista di raccomandazioni al governo per affrontare i problemi esistenti in tema di diritti umani. Si presume che gli Stati Membri ottengano dei benefici da tali raccomandazioni.

Per avere un incontro fruttuoso a Ginevra, l'Olanda ha inviato in anticipo rapporti dettagliati. Inoltre, gioca un ruolo fondamentale il rapporto congiunto delle organizzazioni della società civile olandesi. NJCM e Kompass hanno coordinato la stesura del rapporto, relativo a 23 organizzazioni. Il rapporto, intitolato 'Portare i diritti umani a casa', è stato inviato all'ONU lo scorso anno.

La relazione di Kompass e NJCM

Nella sua relazione, René Rouwette, direttore di Kompass, ha evidenziato alcuni punti del rapporto congiunto delle ONG. Rouwette ha parlato dell'importanza dell'educazione sui diritti umani e dell'attenzione ai minori, oltre che del problema del profiling etnico da parte della polizia, della sorveglianza di massa, della discriminazione contro gli anziani, le donne e le minoranze etniche nel mercato del lavoro.

“E' triste”, ha dichiarato Rouwette, “che il ministro degli esteri consigli l'educazione sui diritti umani agli altri paesi, mentre i diritti umani non fanno ancora parte del curriculum scolastico dei bambini olandesi”.

Questo è esemplare dell'atteggiamento del governo olandese, che considera i diritti umani essenzialmente un prodotto da esportare. Il Piano di Azione Nazionale per i Diritti Umani del governo olandese non rispetta le linee guida ONU e le organizzazioni civili lo considerano un “piano senza azione”.

L'indispensabile consultazione tra governo e organizzazioni civili è, secondo Rouwette, “insufficiente e non focalizzata sulla sostanza”.

‘Speed dating’ per i diritti umani

Nel pomeriggio, Franka Olujic, direttore di NJCM, e René Rouwette hanno partecipato all'evento “speed dating”. I diplomatici hanno potuto, in base alle loro competenze particolari, parlare di un tema a loro scelta.

Oltre a NJCM e Kompass, erano presenti le seguenti organizzazioni: Netherlands Institute for Human Rights (organizzatore dell'evento), FNV (Federazione Olandese dei Sindacati), Rutgers (centro internazionale sulla salute sessuale e i diritti riproduttivi), Muslims for Progressive Values, Institute on Statelessness and Inclusion, Stand up for your Rights e Groninger Bodem Beweging (organizzazione che difende gli interessi delle persone colpite dalle conseguenze dell'estrazione di gas a Groningen, Olanda).