Allusioni durante i colloqui di lavoro
Da quando Politico.eu ha trattato le molestie sessuali avvenute presso lo European Institute for Gender Equality (EIGE), almeno sei ex dipendenti hanno denunciato la sistematicità delle pratiche sessiste all'interno dell'istituto. Tre membri dello staff EIGE sono stati accusati di molestie sessuali.
Una funzionaria EIGE è stata vittima di comportamenti molesti nel 2012: le è stata scattata una foto durante un colloquio di lavoro ed è stata invitata a “cena e colazione” in cambio del lavoro dalla persona incaricata del reclutamento. Tuttavia, quando ha riportato il fatto al direttore delle Risorse Umane dell'Istituto, né lui né nessun altro le hanno dato l'attenzione che si aspettava.
Anche le stagiste dell'Istituto hanno lamentato molestie sessuali – presumibilmente, gli uomini hanno più volte provato a flirtare con loro, facendo scherzi ambigui, chiedendo loro degli appuntamenti, addirittura toccandole in maniera inappropriata. Alla fine, tre denunce delle ragazze sono state oggetto di indagine e due di queste sono state confermate. Tutte le persone accusate di molestie non lavorano più nell'istituto.
Molestie sul lavoro 'giustificate'?
Nel frattempo, la direttrice dell'EIGE ha espresso la sua opinione sulla questione. A suo parere, il problema nasce dal fatto che lavorare insieme richiede prima di tutto del tempo per stabilire dei confini. Potrebbe essere stato difficile realizzare questo per via delle differenze tra culture in tema di comunicazione.
Questa valutazione solleva non pochi dubbi: in primo luogo, può essere discriminatoria nei confronti degli abitanti di altri paesi per via della loro appartenenza a un'altra cultura e del presunto fallimento nelle comunicazioni; in secondo luogo, si rischia di colpevolizzare la vittima se la responsabilità delle molestie sessuali viene addossata a lei anziché all'autore del reato.
Le molestie sessuali non possono essere giustificate incolpando dipendenti di avere “frainteso” il flirtare – questa retorica semplicemente nasconde le molestie stesse.
La direttrice dell'EIGE ha dichiarato su Politico.eu che il clima nell'istituto è cambiato e lo staff è molto più libero di esprimere le sue opinioni senza paura di essere ignorato o di subire spiacevoli molestie sessuali. Nel 2016, quando allo staff è stato chiesto se la direzione prende sul serio i comportamenti inadeguati, solo il 15% ha risposto “no” (rispetto al 54% nel 2014).