Il regime di Viktor Orban ha intensificato i suoi attacchi alle organizzazioni della società civile in Ungheria con un nuovo pacchetto di leggi che è volto a silenziare una delle poche voci critiche contro il governo rimaste.
Dal 2013, il governo sta portando avanti una campagna per eliminare tutte le voci di opposizione. Orban ha azzittito i tribunali. I media pubblici sono diventati una macchina di propaganda governativa. Adesso sono nel mirino le organizzazioni della società civile.
Nessun controllo giudiziario
Una
delle proposte incluse
nel pacchetto richiede che associazioni e fondazioni che "promuovono
l'immigrazione", così come cita uno dei disegni di legge,
ottengano l'autorizzazione governativa e si presentino ad un
controllo di sicurezza nazionale. Qualsiasi organizzazione che non
rispetti tali requisiti rischia gravi sanzioni pecuniarie, il ritiro
del proprio codice fiscale o addirittura la chiusura.
Secondo il disegno di legge, il ministro degli interni sarebbe incaricato di stabilire quali organizzazioni vadano considerate come “promotrici dell'immigrazione". Non è previsto alcun meccanismo giudiziario cui appellarsi contro la decisione del ministro; se l'autorizzazione viene negata, l'organizzazione può presentare ricorso in tribunale solo contro una violazione delle regole procedurali. Inoltre, anche se esercitasse tale attività avendo ottenuto precedentemente l’autorizzazione, la legge imporrebbe all’organizzazione una penale.
Attacco ai diritti fondamentali motivato da ragioni politiche
"La proposta di legge presentata di recente impedisce l'esercizio dei diritti fondamentali e la protezione dei diritti umani, per ora, in alcuni settori. Pertanto attività che possono essere condotte liberamente in ragione di diritti fondamentali - come esprimere un'opinione, informare altre persone, lavorare con i volontari o rappresentare gli interessi di terzi, potrebbero essere svolte solo previa autorizzazione.
Tutto ciò mostra chiaramente cosa ci troviamo realmente di fronte: una proposta di legge motivata da meri interessi politici di partito che usa divieti e bugie per rispondere al dissenso", ha dichiarato l’Hungarian Civil Liberties Union, membro dei Liberties, commentando la presentazione del disegno di legge.
Il
nuovo pacchetto di proposte rappresenta il seguito della Legge
ungherese sulla trasparenza delle organizzazioni finanziate
all'estero.Questa
legge richiede
alle organizzazioni che ricevono oltre 7,2 milioni di HUF (circa
24.000 EUR) all'anno in donazioni estere di registrarsi come
organizzazioni della società civile finanziate dall'estero e di
indicarlo sui loro siti Web e sulle loro pubblicazioni.